Volley Champions League, annullata Modena-Ajaccio: Leo Shoes in semifinale

Volley Champions League Modena Ajaccio

Volley Champions League, annullata Modena-Ajaccio in semifinale

Volley Champions League Modena Ajaccio | E’ ufficiale, in seguito all’emergenza coronavirus la CEV Confédération Européenne de Volleyball ha accettato la proposta congiunta di Leo Shoes Modena e GFC Ajaccio di annullare la gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Cev che avrebbe dovuto avere luogo il 4 marzo scorso presso il PalaPanini e che quindi non verrà disputata. La Leo Shoes Modena accede dunque alla semifinale che la vedrà di fronte al Galatasaray HDI Istanbul in virtù del successo conseguito nella gara di andata disputata ad Ajaccio.

Volley Champions League Modena Ajaccio

Leo Shoes, le modalità di rimborso dei biglietti

Le modalità di rimborso dei biglietti già acquistati per la gara con Ajaccio che è stata annullata:
– Per gli acquisti online, il rimborso è automatico con riaccredito sulla carta con cui è stato effettuato il pagamento
– Per gli acquisti su www.vivaticket.it è necessario recarsi presso il punto vendita di acquisto consegnando il biglietto a partire da domani ed entro e non oltre il 27 marzo prossimo.

Nel frattempo questa mattina al PalaPanini Ivan Zaytsev ha parlato del delicato momento che stanno vivendo relativamente al coronavirus e alla gara di domenica a porte chiuse al PalaPanini che vedrà di fronte Leo Shoes Modena e Vero Volley Monza. Come stiamo vivendo questi giorni? E’ una situazione paradossale, diversa da tutte quelle che abbiamo vissuto dal punto di vista sportivo e umano perché rappresenta un’epidemia globale. Sentivo oggi che i casi positivi hanno superato quota 100 mila perciò “c’è da stare attenti”, ma continuiamo a stare in palestra e a spingere per finire in modo positivo la stagione. Stiamo cercando di dare il massimo anche se fuori da qui c’è una situazione di emergenza, che ha bisogno di misure per essere contrastata e risolta. Non ha alcun senso giocare a porte chiuse, è una cosa che non ho mai fatto, proverò domenica questa nuova esperienza. Per me non è giusto e ho sentito privatamente anche altri atleti che mi hanno manifestato delle preoccupazioni e delle perplessità sul fatto che, nonostante si giochi a porte chiuse, ci sarà comunque uno scambio tra persone di diverse regioni, movimenti, spostamenti e non ci saranno le condizioni per rispettare il decreto del Governo. Le società hanno bisogno del pubblico perché non possono rinunciare agli incassi delle partite casalinghe e noi offriamo uno spettacolo. Io voglio giocare, ma in condizioni consone e se dovessi trovare una soluzione potrebbe essere quella di cancellare la VNL perché l’imposizione di giocare a porte chiuse, secondo me, è data dal fatto che c’è un calendario estremamente complesso che prevede la prima partita di questa competizione solamente dieci giorni dopo la gara cinque di finale scudetto. Dire questa cosa mi tirerà addosso antipatie perché ci sono le finali in Italia e la federazione cercherà di evitare questa cosa, ma io la vedo così”.