Vola la Juventus, campionato sempre più bianconero

Vidal

E’ ancora la Juventus, è sempre la Juventus. I Campioni d’Italia battono 3-1 il Milan con i gol di Tevez, Bonucci e Morata, volando momentaneamente a + 10 dalla Roma, attesa nel pomeriggio dalla trasferta in casa del Cagliari. La squadra di Allegri è sempre più regina di questo campionato: la differenza contro i rossoneri era tanta, anche se la squadra di Pippo Inzaghi non ha sfigurato, rendendosi protagonista di una partita migliore rispetto a molte altre viste fino a questo momento. La Vecchia Signora tuttavia è superiore, una superiorità legittimata dal distacco dalle altre in classifica, da quello che si vede in campo: Diego Lopez, estremo difensore del Diavolo, ha limitato il passivo a 3 gol, potevano essere di più. Allegri s’è anche arrabbiato con i suoi quando hanno lasciato metri importanti agli avversari, è mentalità da grande squadra: “I ragazzi credo abbiano fatto una buona partita a parte qualche momento. Nel primo tempo ho avuto la sensazione fossimo disattenti sui calci d’angoli contro, ma attenti sui quelli a favore. 10 gol presi quest’anno li abbiamo presi su errori nostri. Abbiamo però creato molto, sbagliato molto in fase finale contro un buon Milan che rispetto all’andata è stato più coraggioso”, ha spiegato al termine del match. Il fortino della Juve si chiama Stadium: tra le mura amiche i bianconeri sono impressionanti, non lasciano punti a nessuno, da 42 partite consecutive casalinghe la Vecchia Signora va a segno, realizzando in tutto 100 gol.

Il mister toscano si gode la prestazione, il gioco, il risultato ed il vantaggio dalla seconda: “Era importante vincere oggi. Questi tre punti che ci permettono di essere sempre a più 7 se domani la Roma vincesse. Mancano troppi punti alla quota campionato e affrontiamo tutto con molta serenità e attenzione perché a rovesciare il tutto c’è tempo un attimo. Bene la reazione della squadra sul gol preso”. Morata ha affiancato Tevez in avanti, entrambi hanno segnato, entrambi sono stati determinanti. Questa coppia può essere fondamentale per il futuro, almeno quello immediato, bianconero: “Llorente a Udine ha fatto una buona partita. Ha caratteristiche diverse da Morata, che attacca di più la profondità e stasera mi serviva uno così. A partita in corso Llorente può diventare determinante. Morata sta crescendo molto ma a Cesena magari non giocherà. Ha grandi qualità e spero arrivi ad essere il più forte del mondo ma sta tutto a lui. Coman è più sfacciato. Morata è arrivato in un campionato con allenamenti diversi e calcio diverso. A Madrid era considerato un ragazzo, qui una pedina importante. Pogba fa cose straordinarie e a volte fa invece cose che non dovrebbe. Io ho il merito di cercare di trasmettere le mie conoscenze calcistiche”. Per completare l’opera manca l’affermazione europea, vero tallone d’Achille della Juve, che nemmeno con Conte aveva sfondato nel calcio continentale. Tra un paio di settimane sarà ancora Champions, la squadra deve dimostrare di essere cresciuta anche nella competizione più importante a livello calcistico: “La Juventus ha delle qualità dei singoli molto importanti, se la deve giocare con tutti. Si deve migliorare sulla velocità di passaggio, sullo stare in partita, sulle amnesie di gioco che in Europa non ti perdonano”, ha concluso Allegri.