Con l’importante vittoria odierna, il messinese si ritaglia uno spazio ancora più importante tra i grandi del ciclismo
Vincenzo Nibali, 33 anni compiuti a Novembre, ma l’entusiasmo di un ventenne. Un ragazzo umile come pochi se ne sono visti tra i campioni dello sport, ma allo stesso tempo un atleta “feroce” e come lo ha descritto oggi un altro campione come Sagan: ” con le palle”.
E lui stesso con l’umiltà che lo distingue, riconosce di rimanere stupito per le sue imprese: “Quando mi invento queste cose non lo so nemmeno io come faccio. Ma che numero ho fatto? Non ho ancora realizzato, me la gusterò piano piano. Quando sono arrivato a 50 metri dal traguardo mi sono girato e mi sono preso un momento per me. Arrivare tra le due ali di folla è stato fantastico. Me la sono goduta, al traguardo c’erano anche i miei due amori ad aspettarmi”
Nibali ha abituato i propri tifosi a grandissime imprese; iniziando dalla vittoria della Vuelta di Spagna nel 2010 con la maglia della Liquigas; dopo questa vittoria, lo squalo è cresciuto, è maturato, ha cambiato squadra. La sua vera consacrazione nel mondo del ciclismo infatti, arriva con la maglia dell’Astana, dove al primo anno nel team kazako, centra la vittoria del Giro d’Italia, nel 2013. L’anno successivo punta tutto sul Tour de France, è dal 1998 che la bandiera italiana non sventola dal gradino più alto della Grand Boucle, dopo la vittoria di Marco Pantani. Il messinese dimostra sin dalle prime gare di essere l’uomo da battere; e il suo cammino in maglia gialla verso Parigi, giorno dopo giorno diventa memorabile per i suoi tifosi.
La tripletta è servita, ma si sa, gli squali sono voraci e non si saziano mai. Dopo un 2015 sfortunato, Nibali riesce a salvare la stagione sul finale, vincendo una classica monumento, Il Lombardia. Queste prestigiose vittorie, aprono allo Squalo le porte tra gli “Dei del ciclismo”, a fianco i mostri sacri del passato; ma Vincenzo non si accontenta e in ordine, arrivano ancora un altro Giro d’Italia (2016), un altro Lombardia (2017) e oggi, una delle vittorie più belle, la Milano-Sanremo.
Come lui pochi altri campioni
Vincenzo Nibali è entrato nella storia del ciclismo; come lui solamente Merckx, Hinault, Moser, Saronni, Gimondi, Coppi e Bartali; unici atleti che nella loro carriera, sono stati in grado di competere sia nei grandi giri, sia nelle classiche monumento.