Fassone conferma Vincenzo Montella
L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ribadisce l’importanza della conquista di un posto in Europa da parte del club rossonero. Fassone, ai microfoni di Milan Tv sottolinea la sua stima nei confronti del tecnico Vincenzo Montella: “L’Europa League per qualcuno è più un peso che un vantaggio. Noi crediamo che sia un passaggio obbligato per riprendere l’abitudine di avere la partita infrasettimanale. Se abbiamo l’obiettivo di andare in Champions già dal 2018/2019, l’obiettivo Europa League per noi sarebbe un passaggio fondamentale“.
“Ogni tanto basta fare un pareggio – sottolinea sempre parlando di Vincenzo Montella – e rispuntano i dubbi. Il mister ha la stima totale di dirigenza e proprietà. Con lui ci si sente quotidianamente. Sgombriamo per l’ennesima volta dal tavolo qualsiasi possibile dubbio sulla guida tecnica del club”.
Fra ricapitalizzazione e mercato
“Non dobbiamo fare l`equazione che tutti i capitali che arrivano verranno utilizzati per il mercato – continua Fassone – perché abbiamo fatto un`attività di finanziamento da circa 120 milioni attraverso la quale otterremo i fondi per sostenere la campagna acquisti e poi c’è una gestione del Milan che l`anno prossimo avrà ancora delle perdite. E queste perdite, che sappiamo già in che misura, saranno compensate dagli azionisti. Questo ci fa dormire sonni tranquilli e danno a chiunque il segnale di una proprietà presente, che vuole investire e che vuole avere un Milan forte nel breve termine“.
Poi continua sul mercato: “Questa squadra è fondata su giocatori molto giovani, che hanno certamente bisogno di fare esperienza ma hanno un potenziale di crescita altissimo. La base ce l’abbiamo, per fortuna. E’ evidente che faremo qualche innesto, che metteremo qualche giocatore di esperienza, qualche giocatore di qualità che elevi il tasso tecnico del club. A dimostrazione del lavoro che è stato fatto in passato, molte delle basi di questo club arrivano dal settore giovanile“.
Le parole di Montella al Corriere dello Sport
Nel frattempo il tecnico rilascia un’intervista al Corriere dello Sport che il sito esperto in vicende rossonere PianetaMilan riporta in maniera integrale, ecco gli stralci principali
Come si sta senza le pressioni di Berlusconi: “Non mi chiamava da gennaio, ma da parte mia c’è rispetto. Il mio punto di riferimento è sempre stato Galliani. Non ho mai osato chiamare Berlusconi oltrepassandolo. Io mi sono sempre rapportato con i dirigenti”.
Sul calo della squadra: “Forse è stato un caso… Forse abbiamo perso punti perché da gennaio Berlusconi non mi dettava la formazione. Battute a parte, il Milan sta tenendo fede alle premesse di questa annata. La classifica rispecchia quasi sempre i valori di una squadra”.
Cosa serve per tornare ad alti livelli: “Organizzazione, intuito e risultati. Penso che sarebbe bello ritrovare tanti dei miei calciatori giovani a Milanello. Sono fiero della mia squadra, a prescindere da tutto”.
Sulla prima vittoria da dedicare ai nuovi proprietari: “Han Li e Yonghong Li ispirano fiducia. Se non abbiamo ancora vinto è perché qualcosa inconsciamente si smuove con un passaggio del genere. Io sono sereno”.