Buona la prova degli azzurri
La panchina dell’Olanda è certamente la più ambita a livello europeo in questi ultimi giorni. Fred Grim sa che il suo incarico, salvo clamorosi sviluppi, è a termine, e il toto-successore di Danny Blind vede in cima alle preferenze nomi come Franck De Boer, Clarence Seedorf, Ruud Gullit e addirittura un ritorno, che sarebbe il terzo, quello di Louis Van Gaal.
Lo spettacolo offerto dagli Oranje contro l’Italia all'”Amsterdam Arena” conferma il momento di stasi che sta attraversando non solo la nazionale, ma tutto il calcio olandese, a cominciare da un campionato che ha perso appeal e competitività. L’illusorio autogol di Romagnoli ha illuso i tifosi arancioni, ma Eder, dopo appena un minuto ha ristabilito la parità, sfruttando con una bella conclusione dal limite dell’area un disimpegno errato di Hoedt.
Da lì è un monologo azzurro, con i ragazzi di Ventura a “fare la partita”, mentre l’Olanda si rifugia in uno sterile possesso di palla. La traversa di Martins Indi fa venire i brividi allo spicchio azzurro dello stadio “ajacide”; Bonucci invece ribalta la situazione, sfruttando una respinta di Zoet su colpo di testa di Parolo alla mezz’ora. L’unico neo è l’infortunio occorso a De Rossi – 112 presenze in Nazionale, come Dino Zoff – che esce dopo una brutta ginocchiata alla schiena rifilatagli (involontariamente) da Promes, e al suo posto entra il debuttante Gagliardini, deputato a raccoglierne la pesante eredità.
Nella ripresa l’Olanda gestisce il possesso di palla tentando con Depay – il migliore dei suoi – di accelerare il gioco, grazie alla sua sopraffina tecnica individuale. Ventura mette in campo Belotti al posto del suo “gemello” Immobile, cercando di sfruttare la sua maggiore fisicità. Intanto Donnarumma sventa una debole conclusione di Promes, dopo un errore clamoroso di Bonucci. L’Olanda sembra in ripresa, dopo un primo tempo scialbo. L’Italia diventa una propaggine dell’Atalanta, con gli ingressi di Spinazzola e Petagna, e prova ad aumentare il ritmo del gioco, dopo un avvio di secondo tempo caratterizzato da un pressing inesistente unito però ad un’intelligente occupazione degli spazi in fase di non possesso. A dieci minuti dal termine, Spinazzola viene lanciato in verticale da Belotti, ma il suo diagonale viene respinto da Zoet. Entra Sneijder nel finale, acclamato a gran voce dal pubblico, e si presenta a modo suo impegnando Donnarumma con due belle conclusioni nell’arco di due minuti. Sono gli ultimi lampi di una partita che ha visto l’Italia dare il meglio di sè nei primi 45 minuti, controllando bene il gioco e mostrando ottime geometrie, nonostante un Verratti non brillantissimo. Per l’Olanda, invece, è palese che per Grim – o chi per lui – c’è davvero molto da lavorare.
TABELLINO
MARCATORI – 10′ aut. Romagnoli (O), 11′ Eder (I), 31′ Bonucci (I)
OLANDA – Zoet; Tete, Martins Indi, Hoedt, Blind (82′ Viergever); Wijnaldum (76′ Toornstra), Strootman (46′ Vilhena), Klaassen (82′ Sneijder); Lens, Depay, Promes (87′ Berghuis). CT. F. Grim
ITALIA – Donnarumma; Rugani, Bonucci, Romagnoli; Zappacosta (61′ Spinazzola), De Rossi (36′ Gagliardini), Verratti (90′ Verdi), Parolo, Darmian (87′ D’Ambrosio); Immobile (52′ Belotti), Eder (68′ Petagna). CT. G. Ventura
ARBITRO – Jonas Eriksson (SWE)