La Roma nel cuore
“Ho tante ambizioni, ma penso che bisogna anzitutto essere felici e vivere bene. Non è solo una questione di soldi, la mia famiglia sta bene a Roma e io sono felice nel posto in cui gioco. Ho 29 anni e ho pensato bene cosa fare e quale fosse la cosa migliore e giusta per me e per la mia famiglia, ovvero rimanere a Roma. Ho la Roma nel cuore”. A dirlo Radja Nainggolan subito dopo il rinnovo con il club giallorosso in un’intervista a CNN Sport nella quale giura fedeltà alla città aeterna.
Verso Roma-Inter
Domani all’Olimpico Nainggolan rivedrà Luciano Spalletti, colui che si sarebbe venduto l’anima pur di portarselo a Milano. Sabatini, che nel 2014 dal Cagliari lo ha portato a Trigoria, ci ha provato, ma ormai Nainggolan aveva preso la sua decisione: “Grazie, ma io resto a Trigoria”. Per Radja, Roma e la Roma sono qualcosa di più di una semplice squadra di calcio. Lui è il terzo capitano dopo De Rossi e Florenzi, è uno dei leader dello spogliatoio, i tifosi lo adorano, i ragazzini si fanno la cresta come lui, le sue maglie sono sempre tra le più vendute e Di Francesco è convinto che, dopo un inevitabile periodo di adattamento, il Ninja possa esplodere anche con lui.
Nainggolan, d’altronde, è uno che non ha paura dei cambiamenti. Ama vivere fuori dagli schemi e per questo adorava il ruolo da trequartista, ma al tempo stesso gli piacciono molto le idee di Di Francesco e ci è rimasto male quando gli hanno riferito che qualcuno sussurrava di alcuni suoi dubbi a proposito del nuovo allenatore. Domani giocherà mezzala, se partirà a destra dovrà dare una mano a Manolas, o chi per lui, che se la vedrà con Perisic, ma i suoi inserimenti possono essere la chiave in attacco, nonostante Spalletti lo conosca benissimo.