Verso Monza-Lazio, Tudor: “Zaccagni è da valutare. Immobile e Castellanos sono entrambi possibili titolari”

Parla Tudor in conferenza stampa alla vigilia del match tra Monza e Lazio

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IGOR TUDOR PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Alla vigilia della gara tra Monza e Lazio in programma all’UPower Stadium di Monza, il tecnico biancoceleste Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa, ecco le sue parole.

Verso Monza-Lazio, Tudor: “Provedel non è recuperato, in dubbio anche per la panchina”

Che Lazio vuole vedere domani a Monza?

“Sarà una partita difficile come tutte in Serie A. Meno partite rimangono e più sono importanti, ognuno lotta per i suoi obiettivi e noi dovremo preparare la partita al massimo per fare il nostro meglio”.

Zaccagni è recuperato a tempo pieno?

“Zaccagni ha fatto mezz’ora nell’ultima gara, vedremo oggi come preparare la sfida di domani. È un giocatore importante, viene da un periodo problematico con gli ultimi infortuni, mancano poche gare e dobbiamo essere bravi a capire come utilizzarlo se dall’inizio o dalla panchina”.

Come ti regolerai con il rientro di Provedel?

“Provedel non è recuperato, ha fatto 2-3 allenamenti con noi e uno che sta fuori due mesi è un grande dubbio anche solo portarlo in panchina, non per fare concorrenza per giocare”.

Si può sognare la Champions o l’obiettivo è l’Europa League?

“Non so dove possiamo arrivare, noi possiamo fare un pronostico solo sulle nostre prestazioni. Questo è il nostro unico obiettivo, fare grandi prestazioni a cominciare da sabato. Poi i punti e i calcoli sono importanti, però come ho ribadito tante volte facciamo il nostro meglio poi calcoleremo i numeri alla fine. Fino all’ultima giornata non si saprà”.

Domani conta solo vincere? Come sta gestendo la staffetta Immobile-Castellanos?

“Unico risultato per noi la vittoria è una tua opinione, sulla staffetta Immobile-Castellanos vedremo oggi, sono tutti e due possibili titolari anche se questa parola conta fino a un certo punto. Penso che è una crudeltà del calcio che bisogna sempre riconfermarsi, dopo 2-3 partite si può perdere il posto e questa è una cosa brutta, ma anche bella del calcio. La Lazio è arrivata seconda l’anno scorso ma in pochi se lo ricordano, questo vale anche per i giocatori. Bisogna sempre confermarsi, questa è la vita del calciatore e va vissuta così”.