“UP&DOWN”, la rubrica settimanale curata da Tennessee Titans Italia e Italian Packers Network con i vincenti ed i perdenti della settimana NFL per ogni conference, arriva anche su SportPaper.it.
AFC UP
New York Jets e Mike White: Nel momento di maggiore difficoltà i New York Jets trovano la forza di vincere la seconda partita della stagione, rimontando 11 punti in 5 minuti ai favoritissimi Cincinnati Bengals. Grande partita della difesa dei Jets (3 sacks, 7 tackle for loss, un intercetto e 7 passaggi deviati) che annullano Mixon (33 yards) e soprattutto il fenomeno Ja’Marr Chase (32 yards). La sorpresa di giornata però è il QB di riserva Mike White che chiude il match con 405 yards e 3 TDs, secondo QB dal 1950 a debuttare con oltre 400 yards nella prima partita.
Mike Tomlin e i Pittsburgh Steelers: Da squadra a fine ciclo ad underdog il passo è veramente breve. Mike Tomlin fa di necessità virtù e, nonostante un Big Ben agli ultimi lampi, qualche infortunio importante ed una OL veramente modesta, mantiene la squadra in corsa playoff con una difesa che domina il campo ed una serie di giovani campioni (Harris, Claypool e Freirmuth) che trascinano l’offense. A chi contesta il Draft degli Steelers suggeriscono di osservare l’impatto di Harris e Freirmuth in NFL. P.S. 24 vittoria su 27 partite per Big Ben contro i Browns.
New England Patriots: Nessuna novità, i Patriots ci sono ed intendono dire la loro in questa stagione. Il maestro Bill Belichick sembra aver trovato il QB del futuro e vince la quarta partita stagionale contro un allenatore al debutto, anche se questa volta si trattava dei Los Angeles Chargers, una delle migliori squadre di questo inizio stagione. La prova difensiva dei Patriots è esaltante e lascia i Chargers del fenomeno Herbert senza punti per quasi 25 minuti nella parte centrale partita. Con una ritrovata compattezza difensiva ed un offense sempre più convincente, questi Patriots sono da temere.
HONORABLE MENTION Derrick Henry: Nonostante l’infortunio subito ad inizio partita, che lo terrà lontano dal campo per 6/10 settimane, decide di giocare e mette a referto 68 yards contro i Colts che difendo in 9 contro di lui. Coraggio e cuore oltre il dolore, speriamo torni presto.
AFC DOWN
Cincinnati Bengals: La sconfitta contro i Jets è pesante soprattutto perché evidenzia tutti i limiti di questa squadra: inesperienza, una OL indecente ed una difesa povera di talento. Nonostante un Burrow sempre eccellente, i Bengals soffrono l’aggressività dei Jets per tutta la partita e la cattiva gestione degli ultimi drive offensivi consente ai Jets di rimontare 11 punti in 5 minuti. L’intercetto subito da Burrow sottolinea l’inadeguatezza di una OL che non merita di difendere un talento come lui. Il talento non manca a questa squadra però è ancora presto per vincere.
Cleveland Browns: I Browns ultimi nella NFC North? Non è uno scherzo ma una triste realtà per i tifosi Browns. La squadra di Stefanski viene annientata dalla difesa degli Steelers e subisce la quarta sconfitta stagionale contro una cosiddetta contenders. Mayfield ha passato tutta la partita a scappare dal front-seven degli Steelers e le sue statistiche ne sono la dimostrazione ma, quello che preoccupa, è l’involuzione del running game. Una buona notizia, però, c’è per i Browns: la difesa sembra aver ritrovato compattezza e potrebbe essere un fattore importante per la seconda parte della regular season.
Indianapolis Colts: La sconfitta casalinga contro i Titans potrebbe aver messo la parola fine alla stagione dei Colts. La squadra di coach Reich è in svantaggio di ben quattro partite e, con il calendario che li aspetta, le speranze sono veramente poche. Inoltre la partita contro i Titans ha evidenziato tutti i difetti dei Colts: WRs modesti (escluso Pittman), OL vulnerabile, Carson Wentz troppo impreciso sotto pressione (poco più del 50% di passaggi completati) ed una secondaria lenta soprattutto al centro. Con Taylor contenuto ad appena 70 yards, i Colts sono stati tenuti in partita solamente dai troppi errori individuali degli uomini di Vrabel.
NFC UP
Green Bay Packers: impartiscono agli Arizona Cardinals la prima sconfitta stagionale pur presentandosi a Glendale in piena emergenza, senza Davante Adams, Allen Lazard, Marquez Valdes-Scantling, Jaire Alexander, Kevin King, Josh Myers, David Bakhtiari, Za’Darius Smith, perfino senza il DC Joe Barry, e perdendo strada facendo anche Robert Tonyan. La vittoria della consapevolezza, della maturità, della mentalità “operaia” che ai Packers negli ultimi anni non era particolarmente in voga. A simboleggiare alla perfezione il momento dei Packers, che continuano a perdere pezzi e vincere partite, l’eroe del TNF è stato Rasul Douglas, arrivato da poche settimane proprio dalla practice squad dei Cardinals per via dell’emergenza a cornerback e capace di mettere a segno, in endzone, l’intercetto che ha chiuso l’incontro.
Los Angeles Rams: una macchina da guerra, in questo momento. Il loro calendario non è stato irresistibile nelle ultime settimane (Giants, Lions e Texans in ordine cronologico nelle ultime tre) ma hanno triturato chiunque gli si sia messo davanti senza lasciare spazio a dubbi. Un altro che non sta più lasciando spazio a dubbi è Cooper Kupp, NFL leading receiver per yards ricevute (924) e TD (10). È on pace per una stagione storica, e a chi si è innamorato di lui nel penultimo anno di college e lo vedeva senza se e senza come top receiver nella sua draft class non possono non brillare gli occhi.
Dallas Cowboys: vincere contro gli eterni incompiuti Minnesota Vikings non è in sé e per sé qualcosa per cui stampare t-shirt celebrative, ma farlo con Cooper Rush alla prima da starting QB rende bene l’idea di come la strada intrapresa quest’anno sia quella giusta, in quel di Dallas. E qualcuno prima o poi riconoscerà anche a Mike McCarthy i meriti che gli competono.
HONORABLE MENTION New Orleans Saints: erano tra gli UP della scorsa settimana, ma voglio ugualmente riservare loro una menzione d’onore per essere riusciti a battere i Campioni in carica con il QB3 Trevor Siemian subentrato a Jameis Winston.
NFC DOWN
Tom Brady: la sua continua ad essere una stagione di altissimo livello (ha lanciato 4 TD anche in Werk 8) ed i suoi Tampa Bay Buccaneers sono 6-2, ma la sconfitta contro i New Orleans Saints porta il suo nome per via del per lui insolito errore nel finale, quando sotto di 2 punti anziché guidare l’ennesimo game-winning drive della sua stellare carriera lancia un bruttissimo intercetto riportato in TD da P.J. Williams.
Aaron Rogers: esce con le ossa rotte da Week 8 nonostante abbia guidato i suoi Packers alla vittoria contro gli undefeated Cardinals. Il motivo, ovviamente, è la notizia della sua positività al covid ma soprattutto il fatto che abbia mentito circa il suo status vaccinale.
Minnesota Vikings: habituè della rubrica, perdono in casa contro i Dallas Cowboys con Cooper Rush starting quarterback raggiungendo un nuovo low in una stagione che di lows ne ha offerti già parecchi. Di ritorno dalla bye week, offrono una prestazione scialba e per nulla ispirata. Forse in quel di Minneapolis è arrivato il momento di pensare al post-Zimmer.
(DIS)HONORABLE MENTION Joe Judge: è 8-16 come Head Coach dei New York Giants ma in conferenza stampa post-sconfitta contro i Kansas City Chiefs decide di lamentarsi circa il funzionamento del suo headset.
Per questa settimana è tutto, prossima tappa week 9.