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Up&Down – Week 18 NFL 2021

I vincenti ed i perdenti della settimana NFL secondo Tennessee Titans Italia e Italian Packers Network

Nuova puntata di “UP&DOWN” la rubrica settimanale curata da Tennessee Titans Italia e Italian Packers Network con i vincenti ed i perdenti della settimana NFL per ogni conference.

WEEK 18

AFC UP

Daniel Carlons: Il coraggio e la voglia di vincere dei Raiders è tutta negli occhi del suo Kicker. Carlson trascina la sua squadra ai playoff con un’altra prestazione straordinaria (5/5) in cui realizza due FG nell’overtime, il secondo, quello della vittoria, da 47 yards a due secondi dal gong. Per il K dei Raiders è stata probabilmente la migliore stagione della carriera (40/43), stagione in cui ha realizzato 6 FG decisivi regalando i playoff ad una squadra che in cui nessuno credeva. Serviva coraggio ai Raiders per tentare l’impresa e dall’ombra è emerso questo ragazzo, ormai stella brillante sui cieli di Las Vegas

Pittsburgh Steelers e Mike Tomlin: Se parliamo di coraggio non possiamo dimenticare Mike Tomlin e gli Steelers. Dopo una stagione travagliata, con una squadra che perdeva pezzi e un QB al passo d’addio, Tomlin accompagna gli Steelers nuovamente ai playoff ed alla diciottesima stagione vincente consecutiva (15 sotto la sua gestione). La squadra è la sua immagine riflessa in campo, aggressiva e determinata, con la parola “resa” espulsa dal dizionario. Anche contro i Ravens sembrava tutto finito, invece, c’è stata la reazione, guidata dalla difesa e da T.J. Watt, fino l’overtime, in cui Big Ben chiude un 3&7, poi 3&9 ed ancora 4&8 per trascinare la squadra in posizione ideale per il FG della vittoria di Boswell. Poco importante se adesso ci sarà da affrontare la trasferta di Kansas City, l’importante è esserci e giocarsela.

Jacksonville Jaguars: Sembra incredibile ma, dopo una stagione di DOWN, i Jaguars si regalano un UP in week 18, e che UP. La squadra del profeta Trevor Lawrence entra in campo con il piglio di fare l’impresa ed umiliano gli Indianapolis Colts, escludendoli incredibilmente dai playoff. Prestazione tatticamente perfetta dei Jaguars che annullano il running game dei Colts (solo 18 yards per Taylor nel primo tempo) e colpiscono con precisione chirurgica la secondaria dei Colts, punto debole della squadra di Reich. Il vero eroe è stato sicuramente Josh Allen, incubo di un Carson Wentz disciolto al sole della Florida, ma una menzione la merita anche Trevor Lawrence finalmente splendente come la sua folta chioma. Il futuro? Si vedrà ma prima bisogna fare chiarezza tra dirigenza e coaching staff.

HONORABLE MENTION Davis Mills: L’abbiamo già detto e lo ripetiamo, questo ragazzo merita una chance. In una partita con niente in palio e sotto di 21-0 a fine primo tempo, Mills gioca un secondo tempo magnifico, demolendo la secondaria dei leader della AFC Tennessee Titans e riportando i Texans in partita. Senza il suo miglior WR e senza il suo miglior TE, il rookie selezionato al terzo round si dimostra preciso e determinato (301 yards e 3 TDs) danzando sotto l’assedio della DL dei Titans e lanciando in profondità con una semplicità da veterano, trasformando il vecchio Amendola in un clone di Randy Moss. Ci vediamo la prossima stagione Davis, sperando che a Houston sappiano apprezzare il tuo talento.

AFC DOWN

Indianapolis Colts: Non avremmo voluto dare un secondo down consecutivo, ma si è rivelato necessario. Dopo la sconfitta casalinga contro i Raiders, i Colts riescono nell’impresa di perdere contro gli ultimi della Lega, i Jacksonville Jaguars, rimanendo fuori dai playoff dopo una rincorsa emozionante in cui, a tratti, sembravano la squadra da battere nella AFC. La settima sconfitta consecutiva a Jacksonville per i Colts matura nel modo più tragico, con una squadra dominata fisicamente e mentalmente, guidata da un QB che, dopo una stagione di buon livello, nei momenti decisivi è tornato ad essere il giocatore smarrito arrivato da Philadelphia. Quello che preoccupa di più è l’ennesima gestione inadeguata di Reich in una partita decisiva, in cui non è riuscito a trovare, e forse non ha cercato, gli aggiustamenti per ribaltare l’esito sfavorevole della gara.

Todd Downing ed il coaching staff dei Tennessee Titans: Sembra una follia ma, nella settimana in cui i Titans conquistano il seed n. 1, lo staff di prende un Down. Gestione indecorosa e dilettantistica di una partita che i tifosi aspettavano da 13 anni, di una vittoria fondamentale per il futuro prossimo di questa squadra. Dopo il primo tempo chiuso 21-0, gli uomini di Vrabel sono spariti dal campo per oltre 20 minuti, vittima delle scellerate scelte di playcalling dell’OC Downing, che ha collezionato ben tre 3&out consecutivi, mentre i Texans hanno colpito inesorabili la secondaria dei Titans, già con il pensiero al weekend di wild card game da trascorrere sul divano. Proprio Downing continua ad essere l’anello debole di questo staff, incapace di sfruttare il running game contro la peggior difesa della NFL sulle corse, soprattutto nel secondo tempo quando bisognava controllare vantaggio e cronometro. L’inadeguatezza di Downing e l’arroganza di Vrabel, che ogni tanto torna alla ribalta, potrebbero essere il più grande ostacolo nella corsa ad un sogno.

Los Angeles Chargers: Sembra incredibile ma dopo Browns, Ravens e Colts, anche i Chargers guarderanno i playoff in TV. La delusione è tanta ma meritata perché questa squadra ha ancora troppe lacune per poter ambire a vincere, soprattutto nel coaching staff, con Staley in testa, ma anche nel roster. La difesa ha sempre mostrato parecchi limiti e l’offense è sopravvisuta solo grazie al talento immenso di Herbert, che, ahimè, è entrato nella piccola cerchia dei QB con due stagioni consecutive da oltre 30 TDs senza accedere ai playoff (Brees, E. Manning e Cousins). La sconfitta con i Raiders è stata il riassunto della stagione dei Chargers con tutti i difetti venuti alla ribalta, lasciando il sapore amaro di una grande occasione sprecata.

NFC UP

San Francisco 49ers: rimontano 17 punti ai Los Angeles Rams e li battono all’overtime, mettendo al sicuro un posto ai playoffs e contemporaneamente costringendo i rivali divisionali a scendere al quarto seed di conference. La comeback win più ampia dei 49ers da quando Kyle Shanahan è l’head coach, nel momento cruciale di una stagione che dopo qualche settimana sembrava finita. Nonostante i 17 punti di svantaggio, i 49ers sono rimasti fedeli a ciò che sono, continuando ad insistere nel running game trovando poi con Jimmy Garoppolo le giocate necessarie alla vittoria, mentre la difesa, con quel temibile front, rendeva la vita impossibile a Matthew Stafford e ne consumava l’ennesimo psicodramma. Arrivano lanciatissimi ai playoffs e saranno un cliente difficilissimo per Dallas nel turno di Wild Card.

Tampa Bay Buccaneers: l’impegno contro i Carolina Panthers non era dei più proibitivi e viene superato in scioltezza, consentendo ai bucanieri l’assalto finale e decisivo al Seed #2 della NFC. Definitivamente chiusa la storiaccia riguardante Antonio Brown, i Bucs dopo una stagione tormentata dagli infortuni sono comunque riusciti a finire tra i top teams della conference ed a garantirsi un avvio di playoffs tra le mura amiche almeno fino all’eventuale Championship. Tom Brady chiude l’ennesima grande stagione della sua infinita carriera con 5316 passing yards, terzo miglior totale di tutti i tempi in una stagione.

Cooper Kupp: l’MVP della National Football League se il riconoscimento non andasse sempre e solo ai quarterbacks. Chiude la sua stagione regolare con la receiving Triple Crown, guidando l’intera Lega in ricezioni, receiving touchdowns e yards ricevute. Infermabile per tutta la stagione, fondamentale per l’attacco dei Rams sia come ricevitore che come bloccatore, le tenta tutte per fare uscire i suoi dal SoFi Stadium con una vittoria.

NFC DOWN

Matthew Stafford (ancora): rovina una partita altrimenti tutto sommato buona sparacchiando un intercetto su un deep shot per nulla necessario su primo down in Overtime contro i 49ers e giungendo alla ragguardevole cifra di 17 intercetti stagionali. Mandato nel pallone dalla pass rush avversaria, ha tenuto a mostrare ancora una volta la differenza che intercorre tra lui ed un vero elite QB.

Arizona Cardinals: perdere 4 delle ultime 6 partite della regular season non è il miglior viatico per i playoffs, e la sconfitta contro i Seattle Seahawks porta gli uomini di Kliff Kingsbury all’agognato appuntamento con la postseason con più interrogativi che punti fermi. La difesa fa acqua da tutte le parti, faticando a creare pressione e concedendo 202 rushing yards, mentre in attacco la offensive line rende letteralmente impossibile la vita a Kyler Murray persino contro una pass rush non irresistibile come quella di Seattle. In ottica playoffs i Cardinals dovranno sperare di ritrovare il Murray trascendente di inizio stagione per poter fare strada.

I RECORD STABILITI IN WEEK 18: stabilire dei record (e fregiarsene) approfittando dell’aggiunta di una partita al calendario finisce di diritto tra i DOWN, secondo chi scrive (non solo nella NFC ma in generale nella Lega). Nel corso dell’ultima settimana di regular season sono stati battuti diversi record, di squadra o generali, che senza una partita in più non sarebbero ovviamente stati intaccati. Non si torna indietro ovviamente, e non avrebbe senso chiederlo o aspettarselo, ma i record stagionali dovrebbero per lo meno essere parametrati al numero di partite a disposizione per i confronti all-time, anzichè continuare ad essere cumulativi.

Per questa settimana è tutto, prossima tappa Wild Card Game.

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