Up&Down – Week 15 NFL 2021

I vincenti ed i perdenti della settimana NFL secondo Tennessee Titans Italia e Italian Packers Network

“UP&DOWN”, la rubrica settimanale curata da Tennessee Titans Italia e Italian Packers Network con i vincenti ed i perdenti della settimana NFL per ogni conference, anche su SportPaper.it.

WEEK 15

AFC UP

Travis Kelce: I Chiefs che battono i Chargers e conquistano il primato della AFC hanno ritrovato il loro condottiero. Nella partita che probabilmente ha segnato le sorti della AFC West, Kelce torna a dominare la scena (191 yards e 2TDs) risultando immarcabile per la difesa dei Chargers e decisivo nell’over-time con il TD pass da 34 yards. Per Mahomes il recupero fisico e psicologico di Kelce è fondamentale perché nei momenti di difficoltà può sempre alzare la testa e trovare il suo ariete. Il dominio di questa coppia è sempre più simile a quello della premiata ditta Brady-Gronkowski.

Indianapolis Colts: I Colts sono una delle squadre più in forma del momento e lo dimostrano battendo meritatamente l’ex capolista della AFC New England Patriots. Partita esemplare degli uomini di Reich che sfruttano le difficoltà della difesa dei Patriots contro le corse, rinunciando al passing game (solo 12 tentativi per Wentz) e cavalcando lo strepitoso momento di forma di Jonathan Taylor (29 corse, 170 yards e 1TD). Questi Colts iniziano a spaventare la AFC anche perché la difesa è tornata a livelli di eccellenza (2 intercetti, 1 sacks, 4 tackles for loss e 6 passaggi deviati), guidata da un front-seven in cui spiccano Leonard e Buckner.

Tyler Huntley: L’importanza di avere un solido backup QB è evidenziata dalla prestazione di Huntley. Con Lamar Jackson infortunato, Huntley gioca una partita da top player (215 yards, 2 TDs pass e 2 TDs run) trascinando i Ravens ad un punto dalla rimonta contro i primatisti della NFC Green Bay Packers. L’ex Utah Utes non è sicuramente il nuovo fenomeno della NFL ma si muove in campo con la giusta determinazione e mostra un’ottima intesa con Andrews e Brown. Soprattutto ha dimostrato di sapersi prendere le responsabilità nel momento decisivo della partita segnando due TD run negli ultimi 5 minuti. Peccato per le scelte discutibili di Harbaugh che hanno rovinato il suo magic moment.

AFC DOWN

John Harbaugh: Errare è umano perseverare è diabolico. Per la seconda volta in stagione il supponente Harbaugh si trova a pochi secondi dal termine con l’inerzia della partita dalla sua parte e la possibilità di pareggiare e giocarsi l’over-time realizzando l’extra-point; per la seconda volta, invece, decide di tentare la sorte e provare la trasformazione da due punti; per la seconda volta l’azzardo non paga e si ritrova con una sconfitta e, al momento, anche fuori dai playoff. Chi troppo vuole nulla stringe, anzi, in questo caso rischia di rimetterci.

Todd Downing e Ryan Tannehill: La sconfitta dei Titans contro gli Steelers porta i loro nomi. Tannehill è al momento la brutta copia del giocatore sicuro e letale ammirato nelle ultime due stagioni ma ha almeno tre attenuanti. La prima è giocare con un offense dilaniata dagli infortuni, la seconda è avere una OL a tratti ridicola e la terza si chiama Todd Downing. L’OC dei Titans è completamente incapace di leggere il match contro gli Steelers e adottare i giusti accorgimenti per sfruttare un vantaggio territoriale che, nel primo tempo, sembrava netto. Gli infortuni non possono essere una scusa se non sai adeguarti al personale disponibile sfruttando Foreman e McNichols contro una difesa che soffre tremendamente le corse e limitando al minimo l’utilizzo del passing game privo dei ricevitori più talentuosi. Purtroppo quella di domenica è l’ultima di una lunga serie di prestazioni inadeguate di Downing e questo è un peccato perché, continuando così, si rischia di vanificare il grande lavoro del suo collega DC Bowen.

Brandon Staley: Anche per lui l’esordio potrebbe essere “Errare è umano perseverare è diabolico” oppure un “Chi troppo vuole nulla stringe”. La sconfitta contro i Chiefs è figlia delle sue scelte sconsiderate, inadeguate ed a tratti un po’ supponenti. Confidare nel proprio attacco va bene ma, quando giochi contro i Chiefs, devi pensare a sfruttare ogni occasione per fare punti, anche solo 3 alla volta, l’importante è farli. Invece il buon Staley decide di forzare un 4&goal nel primo drive della partita, poi un altro a fine primo tempo, che avrebbe portato i Chargers a + 7, poi un 4&2 sulle 28 ad inizio secondo tempo. Risultato 9 punti lasciati per strada con i Chiefs che prima pareggiano ad un minuto dalla fine e poi vincono all’over-time. Caro Staley speriamo che almeno tu sappia imparare dai tuoi errori.

NFC UP

New Orleans Saints e Cam Jordan: lasciano a zero punti nientemeno che il GOAT ed i Campioni in carica, con una prestazione difensiva asfissiante, simboleggiata dalla stat line del vecchio leone Cam Jordan, che ha fatto registrare 5 tackles, 3 QB-hits, 2 TFL, 2 sack ed un fondamentale fumble forzato su Tom Brady. La vittoria consente a New Orleans di continuare a sperare in un posto ai playoffs, e per una squadra senza QB già solo essere ancora in gioco dopo 15 settimane è un risultato straordinario.

Aaron Rodgers: ancora tra gli UP, per la vittoria di misura dei Packers a Baltimore, per il 442esimo TD-pass in carriera che pareggia il record di Brett Favre in Green&Gold, e perché con le umiliazioni subite da Kyler Murray e Tom Brady diventa di fatto il primo candidato per il titolo di MVP, per lo meno tra i QB. I Packers, 11-3, consolidano il primato di conference, in attesa del rush finale che li vedrà affrontare Browns e Vikings al Lambeau Field, e Lions a Detroit.

La difesa dei Dallas Cowboys: offensivamente i Cowboys non stanno di certo brillando, di recente, ma Mike McCarthy può contare su una top defense per restare al passo delle migliori squadre di conference. I playmakers difensivi del DC Dan Quinn hanno risposto presente anche contro i New York Giants, con quattro turnover forzati per la terza partita consecutiva. Trevon Diggs ha raggiunto i dieci intercetti stagionali, Demarcus Lawrence ha dominato la linea di scrimmage, Micah Parson ha continuato la sua stagione da Defensive Player of the Year con 3 pressures. Dallas é ora 10-4 e Seed #2 della NFC, e specialmente da dopo il bye gran parte del merito è da attribuire proprio alla difesa.

HONORABLE MENTION – Detroit Lions: l’impresa della giornata è senza ombra di dubbio la vittoria dei Lions contro i Cardinals, netta e mai in discussione. Come già detto in precedenti puntate, i Lions nonostante tutti i loro limiti hanno continuato a lottare per il proprio Head Coach, e questo non può che essere un aspetto estremamente positivo per il futuro prossimo della franchigia, indipendentemente dal fatto che già da settimane i Lions giochino solamente per l’orgoglio.

NFC DOWN

Arizona Cardinals: avevano la chance di raggiungere matematicamente i playoffs, e l’hanno fallita in maniera spettacolare cadendo “a faccia avanti” addirittura contro i Lions. Senza nulla togliere alla performance di questi ultimi, i Cardinals sono apparsi molli, svogliati, totalmente privi di mordente, sia in attacco che in difesa, tra drop, passaggi sbagliati, placcaggi mancati e una generale inadeguatezza manifestata per 60 minuti. Parallelamente Kyler Murray con un’altra prestazione poco convincente, dopo un avvio di stagione dominante si allontana sempre più dal titolo di MVP che ad un certo punto sembrava già in tasca.

Tampa Bay Buccaneers: la sconfitta in sé, la seconda stagionale contro i Saints, fa sicuramente male, ma in prospettiva futura a far ancora più male è aver perso playmakers del calibro di Leonard Fournette, Chris Godwin e Lavonte David. Fournette (hamstring) e David (piede) salteranno il finale di regular season tornando si spera per i playoffs, Godwin (ACL) ha invece di fronte a sé lunghissimi mesi di rehab.

Carolina Panthers: il periodo in cui i Panthers vincevano le partite e facevano trade sembrando quasi “all-in” sembra lontano decenni, eppure parliamo di poche settimane fa. Ora i Panthers sono a tutti gli effetti allo sbando (quarta L consecutiva, nona nelle ultime 11 partite), Matt Rhule sembra aver perso il comando della nave, il prodigio Joe Brady é stato licenziato e ugualmente la sua partenza no ha sortito effetti, Cam “I’m Baaack” Newton é oramai ridotto alla caricatura di sé stesso.

(DIS)HONORABLE MENTION – Saquon Barkley: colui che un tempo era uno dei runningbacks più elettrizzanti e dominanti della Lega, ora fa fatica a risultare più efficace del compagno di reparto Devontae Booker. Contro i Cowboys, Barkley ha corso a 3,3 yards per carry e perso un fumble, mentre Booker ha corso a 9,3 (e anche senza la corsa più lunga, di 31 yards, ha corso a 6,1 yards per carry).Per questa settimana è tutto, prossima tappa week 16.