“UP&DOWN”, la rubrica settimanale curata da Tennessee Titans Italia e Italian Packers Network con i vincenti ed i perdenti della settimana NFL per ogni conference, anche su SportPaper.it.
AFC UP
Joe Mixon e Tee Higgins: Nella giornata in cui il duo delle meraviglie Burrow-Chase è un po’ opaco, i Bengals asfaltano gli Steelers grazie alle prestazioni di Mixon (165 yards e 2TD), uno dei RB più sottovalutati della NFL, e Higgins (114 yards e 1TD), chiudendo la partita già nel primo tempo con un netto 31-3. Mixon è apparso incontenibile, sfuggendo ai tackles dei difensori di Tomlin con una facilità degna del grande Bulldozer, e, soprattutto, sempre concentrato evitando anche un clamoroso intercetto a Burrow. Higgins, invece, ha deliziato il pubblico di Cincinnati con una prestazione sublime ed almeno 3 ricezioni ai limiti del possibile. Con una OL migliore questo attacco sarebbe da Superbowl.
Patrick Surtain, Ed Donatell e la defense dei Denver Broncos: Nella gara da dentro o fuori, la difesa dei Broncos umilia i Chargers di Justin Herbert e rimette in discussione i destini della AFC West. Il capolavoro del DC Donatell è incredibile (2 intercetti, 8 passaggi deviati, 3 sacks e 5 tackles for loss) soprattutto se si pensa che questa squadra è priva di Jewell ed ha perso Von Miller finito ai Rams. Protagonista assoluto il rookie Patrick Surtain con due intercetti, di cui un pick six, e due passaggi deviati ma un plauso va a tutto il reparto che ha concesso il primo TD ai Chargers dopo oltre 30 minuti e, poi, solo un altro 3 minuti dalla fine, con il match ormai chiuso. Sembra chiaro che questa squadra è ad un QB dall’essere una degna contender.
Las Vegas Raiders: Quando tutto sembrava compromesso i Raiders mostrano i muscoli e vanno a vincere in casa dei Dallas Cowboys con una prestazione magnifica di un offense che quando gira è quasi inarrestabile. Derek Carr preciso e illuminato (373 yards e 1TD), Jacobs finalmente sano ed efficacie (87 yards e 1TD), e Renfrow (134 yards) e Jackson (102 yards e 1TD) immarcabili hanno devastato la difesa dei Cowboys, tenuti in piedi solo da Prescott e Elliot. Con un po’ di continuità questa squadra potrebbe raggiungere i playoff e giocarsela ma la sensazione è che viva di fiammate… ma che fiammate!!!
HONORABLE METION le difese dei Ravens e dei Dolphins: Due difese eccezionali per due prestazioni magnifiche. La difesa dei Dolphins umilia i Panthers con 5 sacks, 7 tackles for loss, 3 intercetti, 10 passaggi deviati ed un TD dopo punt bloccato. I Ravens, invece, bloccano l’ex attacco spumeggiante dei Browns con 2 sacks, 6 tackles for loss e 7 passaggi deviati, concedendo in solo TD ed umiliando il running game degli uomini di Stefanski (solo 40 yards complessive per Chubb e Hunt). Per chi ama il football difensivo queste due squadre sono state uno spettacolo.
AFC DOWN
Los Angeles Chargers: Credo che ormai sia chiaro a tutti che il problema di questa squadra è il carattere e l’esperienza. La trasferta di Denver doveva consentire ai Chargers di allungare sui Broncos ed iniziare a vedere la porta dei Playoff aprirsi, invece, si è rivelata un incubo e l’ennesima prova di maturità mancata. Tanta confusione ed un Herbert un po’ opaco (due intercetti peraltro nel momento decisivo della partita) hanno condotto i Chargers ad una sonora sconfitta in una partita dove il primo TD degli uomini di Staley hanno segnato il primo TD dopo 30 minuti (i primi quattro possessi sono stati tre punt ed un Turnover on downs) rimanendo, poi, a secco fino agli ultimi minuti di gara a fine partita. La strada è lunga ed anche la maturità.
Lamar Jackson: Altra pessima prestazione dell’ex MVP che non riesce ad adattarsi alla nuova dimensione che i Ravens gli chiedono e, forse, mai ci riuscirà. La vittoria dei Ravens è merito di una difesa straripante perché, normalmente, quando un QB lancia quattro intercetti con ben sei passaggi deviati e tanti errori di misura, il risultato è una sconfitta. Ormai è chiaro a tutti che Jackson ha evidenti problemi di lettura e di precisione nei passaggi ma Harbaugh continua a chiedergli di interpretare un ruolo che non sa e non deve fare. Peccato perché del giocatore dominante di appena due anni fa si sono perse le tracce.
Il running game dei Cleveland Browns: I Browns sono tornati i Browns. La sorpresa della scorsa stagione, arrivati ad un passo dal Championship, si è smarrita ed al momento le speranze di playoff sono ridotte al lumicino. Quello che più preoccupa è l’involuzione del running game, vero punto di forza di questa squadra. Da dominatori della lega con il duo Chubb e Hunt, i Browns sono passati ad essere prevedibili e poco incisivi con la conseguenza che anche il passing game risulta penalizzato soprattutto con un Mayfield nel momento peggiore della sua carriera. Il punto più basso i due RBs lo hanno toccato nella partita contro i Ravens dove complessivamente hanno raccolto appena 36 yards (20 Chubb e 16 Hunt) per appena 40 yards di corse (4 sono di Mayfield). Il destino dei Browns sembra segnato e la TV è già accesa per guardare i playoff da spettatori.
(DIS)HONORABLE MENTION Pittsburgh Steelers: Prestazione imbarazzante per una squadra che, considerando le dichiarazioni post gara, sembra allo sbando. Contro i Bengals riescono a segnare solo un TD a 3 minuti dalla fine per una partita già chiusa a fine primo tempo sul punteggio di 31-3, con quattro turnovers e la rassegnazione nei volti. L’umiliazione è eccessiva per una squadra abituata ad essere al top della NFL ma che, nelle ultime stagioni, non ha saputo cogliere i segni di un evidente declino ed iniziare per tempo una necessaria rifondazione.
NFC UP
Tampa Bay Buccaneers e Leonard Fournette: non sono ancora ciò che erano lo scorso anno (neanche lo scorso anno a questo punto della stagione erano ancora la squadra che si è poi laureata Super Bowl Champion), ma vincono contro gli Indianapolis Colts e si portano sull’8-3 stagionale lasciandosi aperta la possibilità di lottare fino all’ultimo per il Seed #1 della NFC. Sugli scudi, per una volta, anzichè Tom Brady finisce Leonard Fournette, bollato letteralmente come fallito a Jacksonville e diventato uomo-chiave dei Campioni del Mondo in carica dopo il trasloco da una franchigia della Florida all’altra. Contro i Colts di Jonathan Taylor, Fournette fa registrare 131 total yards e ben quattro touchdowns, compreso quello della vittoria a 29 secondi dal termine.
Washington Football Team: rientrano in gioco per il Seed #7 con la terza vittoria consecutiva, battendo i derelitti Seahawks. Imbattuti da dopo il bye, sembrano aver trovato la formula giusta, sospinti da un Taylor Heinicke in grande spolvero ed un rushing attack estremamente consistente e produttivo. Nelle ultime tre partite Heinicke ha completato il 78% dei pass attempts, lanciando 5 TD a fronte di appena un intercetto, mentre Antonio Gibson con 319 total yards si conferma playmaker offensivo a tutto tondo. In Week 13 affrontano i Raiders, prima di due scontri divisionali decisivi contro Cowboys ed Eagles.
Dak Prescott: i Cowboys hanno perso in OT contro i Raiders quindi potrebbe sorprendere vedere Dak Prescott tra gli UP, ma nonostante la sconfitta sono rimasto impressionato dalla sua prestazione nel Thanksgiving Game dell’AT&T Stadium. Senza i suoi top-2 receivers Amari Cooper e CeeDee Lamb, nonostante due drops in situazioni chiave, nonostante le penalità (con tanto di TD per Dalton Schultz annullato per holding nell’ultimo quarto), nonostante eligible receivers che si giravano dalla parte sbagliata e nonostante la pressione, Prescott è rimasto calmo e composto, ha sentito ed anticipato la pass rush, si è mosso in maniera competente nella tasca, ha lanciato on time ed in ritmo, ha dato ai suoi una chance.
NFC DOWN
Philadelphia Eagles e Jalen Hurts: avevano la possibilità di coronare l’ottimo momento recente tornando sul .500 in stagione, ma scivolano invece sulla proverbiale buccia di banana uscendo dal MetLife Stadium con una sconfitta contro i New York Giants. Nella sconfitta per 13-7 pesano come macigni i tre intercetti lanciati da un Jalen Hurts irriconoscibile rispetto ai progressi fatti vedere di recente. Due dei tre intercetti li ha peraltro lanciati coi suoi in redzone ed in perfetta posizione per mettere punti a tabellone.
Seattle Seahawks: 3-8 in stagione, 0-2 dal ritorno di Russell Wilson con appena 15 punti totali segnati. Sono nella paradossale situazione di dover già pensare, salvo miracoli, al prossimo anno, non potendo neanche farlo confidando in una high pick nel prossimo draft considerando come la loro first-round pick sia di proprietà dei New York Jets per effetto della trade per Jamal Adams. Contro Washington si è rivisto qualche sprazzo di Russell Wilson, in un contesto però estremamente desolante esemplificato alla perfezione da appena 34 rushing yards, di cui 16 dello stesso Wilson. Come già detto altre volte su queste frequenze, i Seahawks sembrano totalmente privi di una direzione, e nel corso di questa stagione abbiamo anche scoperto come siano tendenzialmente privi anche di building blocks, giocatori imprescindibili su cui costruire un futuro migliore del presente.
Los Angeles Rams e la collezione di figurine: terza sconfitta consecutiva, molto più netta di quanto non dica il 36-28 finale del Lambeau Field. Da quando sono diventati gli Avengers, i Rams non hanno più vinto una partita. Matthew Stafford sarà pure alle prese con problemi al gomito ed alla schiena (i suoi problemi fisici non sono una novità per chi lo ha seguito con attenzione anche ai Lions, peraltro), ma la prestazione di Green Bay contro i Packers non è da elite QB quale sulla carta è e si inserisce nel solco di prestazioni ugualmente “rivedibili” nelle ultime settimane. Diversi lanci totalmente off target, uno strip sack creato da Rashan Gary e recuperato da Preston Smith, un pick-six riportato a casa da Rasul Douglas ed un altro, potenziale, droppato clamorosamente dallo stesso Douglas, sintetizzano perfettamente la serata dell’ex Lion. Come se non bastasse, sull’altro lato della linea di scrimmage l’attacco dei Packers ha letteralmente scherzato con Jalen Ramsey, con Davante Adams a vittimizzarne il coverage ed Aaron Rodgers 38enne e con un fractured toe a superarlo in velocità verso il piloncino della endzone per un TD su una keeper.
Per questa settimana è tutto, prossima tappa week 13.