Un cecchino di nome Krzysztof Piątek

Oramai è assodato: Krzysztof Piatek è l’attaccante che serviva al Milan. Da quando l’attaccante polacco è diventato un giocatore rossonero, unito al fatto che la squadra sembra oggi aver trovato finalmente la quadra, il Milan ha una marcia in più: gioca meglio, segna molto e sembra aver fatto dimenticare il brutto Milan visto in autunno.

Merito di Gattuso, merito della rosa a sua disposizione ma merito anche del “pistolero” di Dzierżoniów. In cinque partite di campionato giocate dal suo approdo a Milanello, il numero 19 polacco ha segnato cinque reti, a cui va aggiunta la sua doppietta al Napoli nei quarti di Coppa Italia. A cui vanno aggiunti i tredici gol in campionato ed i sei in Coppa Italia segnati quando militava nel Genoa: Piątek, alla prima stagione in Italia, ha già segnato ventisei reti e di questo passo è possibile che arrivi anche a trenta reti. Possiamo affermare tranquillamente che se Cristiano Ronaldo sta facendo ciò che tutti (più o meno) si aspettavano, Piątek è la bellissima sorpresa di questa stagione.

Pagato 4.5 milioni dal Genoa con una plusvalenza incredibile di 35 milioni ricavata dalla sua cessione al Milan, di questo passo il cartellino del biondo attaccante facilmente arriverà in tripla cifra.

Il giocatore è stato devastante sin dalla sua prima partita ufficiale con la maglia del Genoa: quattro gol in trentasette minuti nel 4-0 del Grifone contro il Lecce nel terzo turno di Coppa Italia. Era l’11 agosto: un fuoco di paglia? No, perché Piatek sembra trovare gusto nel segnare condendo il gol con la celebre esultanza da “pistolero”, mimando, in ginocchio, due pistole che sparano incrociando le braccia. Un vero pistolero, ma anche un bomber, perché in Polonia il “bomber” non è quello che segna, ma quello che spara.

Arrivato in estate al Genoa dal KS Cracovia, club della massima serie polacca, l’attaccante classe 1995 prima ha preso per mano l’attacco del Grifone e dal suo arrivo a Milano ha preso per mano il Milan, sostituendo in grande stile Gonzalo Higuain.

Piątek ha giocato in campionato sei partite partite con il Milan segnando in cinque partite consecutive: l’ultimo a fare ciò era stato un certo Oliver Bierhoff tra il settembre e l’ottobre 1998. E ora Piątek ha nel mirino uno che si chiama Lionel Messi che a oggi ha segnato 33 gol in trentadue partite giocate tra campionato e coppe. Il distacco con la “pulce” c’è, ma di questo passo il “pistolero” polacco può insidiarlo.

Tanti all’inizio hanno pensato: ce la farà questo attaccante sconosciuto al grande calcio e passato ad una grande per tanti milioni a confermarsi? In proporzione Krzysztof Piątek sta facendo meglio di quanto ha fatto al Genoa. Merito di una forma strepitosa e di un fiuto del gol pari (quasi) a Filippo Inzaghi. E proprio il “Pippo nazionale” è stato l’ultimo bomber vero del Milan, tanto che con la maglia numero 9 sulle spalle, l’attaccante piacentino ha scritto una grande pagina di calcio.

Dopo il suo ritiro, la maglia numero 9 è stata indossata da tanti comprimari ed attaccanti che hanno deluso le aspettative (Pato, Matri, Fernando Torres, Luiz Adriano, Bacca, André Silva). L’ultimo di questi è stato Gonzalo Higuain che dopo un avvio convincente, dopo il match dell’11 novembre contro la Juve è uscito di scena segnando una sola rete tra novembre e la sua cessione al Chelsea a gennaio.

Il Milan in questo 2019, in otto partite, tra campionato e Coppa Italia, ha vinto sei partite, ne ha pareggiate due, segnando sedici reti e subendone due. Di chi è il merito? A calcio si gioca in undici, ma l’acquisto di un craque come Piątek ha contributo e non poco. E se la squadra sta sognando di consolidare il quarto posto che vale l’accesso al tabellone di Champions League del prossimo anno, una buona parte di merito ce l’ha “Piontek”, l’attaccante che sta facendo impazzire tutti: di gioia i propri tifosi, di incredulità le difese avversarie.