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Punto GG – Nella giornata dei pareggi spiccano Napoli e Inter; in coda risorge il Monza

Ora spetterà all'Atalanta raccogliere il guanto di sfida lanciato dalla coppia di testa

Napoli Verona, risultato, tabellino e highlights
Andre Zambo Anguissa ph: Fornelli/Keypress

Turno interlocutorio… ma non per tutti: Conte e Inzaghi provano la fuga a due

Giornata molto particolare la prima del girone di ritorno; in pratica una sequela quasi infinita di pareggi che cristallizza la classifica alle spalle di Napoli e Inter che approfittando delle mancanze altrui provano a staccarsi verso lo scudetto.

I Campioni in carica, reduci dalla sconfitta nel derby d’Arabia, faticano non poco a Venezia e strappano i tre punti anche grazie ad una buona dose di fortuna, con i padroni di casa, certamente i meno baciati dalla dea bendata in questo campionato, che colgono un palo clamoroso con Busio proprio nei pressi del triplice fischio. E’ vero che vincere queste gare ha sempre un significato particolare e ben augurante ma la condizione fisica di alcuni protagonisti del primato (per ora solo virtuale in attesa dei recuperi) non desta grandi certezze. Da sottolineare il peso dell’assenza di Calhanoglu, unico elemento davvero insostituibile nello scacchiere di Inzaghi in quanto Aslani sta confermando i limiti già manifestati, e forse sottovalutati da società e tecnico, nella scorsa stagione.

Vince bene ed in scioltezza invece il Napoli di Conte che dopo la doppia doccia fredda rimediata con la Lazio ha ripreso a vincere con una continuità straordinaria pari alla semplicità con la quale sembra aver dribblato il problema legato alla possibile partenza del suo campione georgiano. Vedremo se anche alla lunga i partenopei decideranno di affidarsi a Neres od opteranno per un importante intervento sul mercato.

Continua la marcia titubante della JuventuX mentre Conceicao stecca la prima. Anche il Gasp accusa il colpo

Il successo in Supercoppa non contribuisce alla rinascita del Milan in campionato. I rossoneri sprecano l'”effetto Conceicao” e non vanno oltre il pari al Meazza col coriaceo Cagliari di Nicola; come all’andata va a segno Zortea e gli uomini del tecnico portoghese, fermati anche da uno splendido Caprile appena giunto dal Napoli, si ritrovano ancora una volta a riflettere sulle loro reali possibilità di inserirsi nella lotta per un posto nell’Europa che conta.

Ancora un pari, stavolta nel derby, per la Juventus di Motta, sempre più incapace di portare a termine la missione vittoria. Vlasic realizza un gol capolavoro ma questo, oltre all’assenza di Vlahovic, non basta a giustificare il trend bianconero. Urge veloce cambio di marcia, pena ritrovarsi tra un paio di settimane a rimpiangere le occasioni perdute.

Pure l’Atalanta dimostra che la trasferta araba non è passata in modo indolore e ad Udine rischia molto più di perdere che non di fare sua l’intera posta. Per Gasperini sarà indispensabile recuperare Retegui per riprendere un cammino fin qui straordinario e non gettare alle ortiche la concreta possibilità di battersi per lo scudetto.

Lazio e Roma pareggiano dopo la stracittadina; in coda si rilanciano Monza e Lecce

La Lazio, sotto pressione all’indomani del derby perso e falcidiata da infortuni e squalifiche, rimedia un solo punto contro un gran bel Como, penalizzato negli sviluppi della gara dall’uscita anzitempo di Nico Paz, furetto imprendibile. Pessimo l’arbitraggio di Tremolada, in grado di scontentare tutti con decisioni spesso ribaltate e mal supportato dal Var e dall’assurdo protocollo che ne impedisce l’intervento in certe situazioni…

La Roma invece sembrava volare col vento in poppa ma fallisce la possibilità di rilanciarsi definitivamente e anzi col Bologna riesce a conquistare il pareggio soltanto nel corso dell’ottavo minuto di recupero grazie ad un generoso rigore (come quello per i felsinei del resto…) realizzato freddamente da Dovbyk.

In coda torna al successo il Monza che supera una Fiorentina sempre più in crisi (un punto nelle ultime cinque partite!) e nella quale si staglia il fantasma di Gudmundsson, pagato a peso d’oro in estate e fin qui decisivo solo nella gara con la Lazio grazie a due generosi rigori… Pesano anche le assenze in mezzo al campo di Cataldi e naturalmente di Bove la cui vicenda ha forse influito a far partire questa situazione di difficoltà anche morale da parte della squadra di Palladino. I brianzoli non risolvono certo la loro problematica situazione ma perlomeno tornano in lotta per una salvezza che appariva ormai molto sbiadita; fa ben sperare a questo proposito l’ottima prestazione di Daniel Maldini, probabilmente insieme a Bondo il calciatore sul quale Bocchetti dovrà puntare le chances di permanenza nella categoria.

 

 

 

 

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