Tour de France, prima tappa: cadono quasi tutti

L’edizione numero 107 del Tour de France parte dalla splendida cornice di Nizza e dintorni. La Grande Boucle dà inizio per la prima volta nella storia alla stagione dei grandi giri. Il 29 agosto è una data del tutto inedita per una partenza molto diversa dal solito. Come da raccomandazioni, ci sono poche persone a bordo strada e ognuno indossa la mascherina. Queste però erano particolarità già messe in conto. La stranezza inaspettata riguarda il meteo: la Costa Azzurra, in piena estate, viene colpita da una pioggia persistente. I corridori erano allerta, ma non si aspettavano un asfalto ingestibile. Le cadute si susseguono a ripetizione e non solo sulla discesa dell’Aspremont. Lì scivola Julian Alaphilippe, che riesce a fatica a rientrare in gruppo. Al contrario Sivakov rimane indietro per due cadute, che gli lacerano braccia e fianchi. Il russo viene coinvolto e finisce a terra addirittura in salita. Sono più incredibili ancora gli scivoloni lungo la Promenade des Anglais, una grande strada tutta dritta, che però ha fatto vittime illustri come Bennett, Lopez, Amador e Porte. Tra i pochi rimasti in piedi ci sono i tre della fuga. Schär, Grellier e Gautier vengono presi a circa 68 km dal traguardo, all’attacco della salita. Il gruppo così torna unito non solo fisicamente, ma anche moralmente. Con Tony Martin in testa da vero capo sindacalista, i corridori si mettono d’accordo per mantenere un ritmo sostenuto ed evitare ulteriori cadute. Tuttavia quando mancano 47 km dall’arrivo, l’Astana accelera all’improvviso facendo saltare l’accordo. Il tentativo però dura solo pochi minuti perché Miguel Angel Lopez scivola per la seconda volta. In questo caso il pericolo è molto più alto per la velocità con cui avviene lo spaventoso impatto. Si torna a ranghi compatti, ma nonostante questo George Bennett cade lo stesso senza danni gravi e soprattutto non causandone ad altri. Finita la discesa ricomincia la battaglia e scendono in campo gli schieramenti dei velocisti. Riaperte le ostilità, il gruppo ritorna a macinare chilometri di strada favorito da condizioni meteo meno aspre. La mancanza di pioggia non cambia la maledizione di questa tappa: appena superati i 3 km dall’arrivo, un’altra caduta divide il gruppo. Rimane a terra anche Thibaut Pinot, che però dovrebbe aver salvato almeno il tempo, grazie alla neutralizzazione. I treni rimasti continuano ad accelerare e quello vincente è dell’UAE Emirates. Alexander Kristoff segue la scia di Nizzolo, lo supera e vestirà la prima maglia gialla del Tour 2020. Domani si resta a Nizza, ma le salite saranno molte di più. Per chi ripartirà…

Tour de France, lo scivolone di Miguel Angel Lopez

Tour de France, gli highlights della prima tappa

https://youtu.be/k2TD5hQAieI