Tour de France, nona tappa: che numero Pogacar e Hirschi! Roglic nuova maglia gialla

Tour de France, la tappa di oggi

Ieri: sole, caldo e Pirenei; oggi: pioggia, nebbia e l’ultima giornata di montagna prima del lunedì di riposo. Cambiano di netto le condizioni atmosferiche, ma non lo stato fisico di Thibaut Pinot, che ha perso diciannove minuti dalla maglia gialla. La situazione è drammatica, ma il francese prova lo stesso a staccare il gruppo, che però lo riprende e lo lascia indietro. Identica sorte tocca a Fabio Aru, che nei giorni scorsi sembrava aver raggiunto una forma accettabile. Il corridore della UAE invece ricade nell’incubo: ritiro al Tour 2018, alla Vuelta 2019 e anche oggi mette il piede a terra. I distacchi eccellenti si spiegano con il gran ritmo imposto dalla Jumbo Visma in testa al gruppo. Il team di olandese ieri è stato inondato di critiche perché la strana tattica ha spremuto tutti i corridori rendendo gregario pure Dumoulin, che ha perso tanto in classifica generale. Ora la squadra punta tutto su Roglic rischiando di rimanere senza capitano nella terza settimana se lo sloveno dovesse crollare. La velocità della Jumbo insomma lascia indietro nomi importanti, ma non permette nemmeno a un tentativo di fuga qualsiasi di andare in porto. Il primo GPM, la Côte d’Artiguelouve, viene superato dal gruppo compatto, da cui spunta, come sempre in questi casi, Cosnefroy che si prende un altro punto per la classifica scalatori. Tuttavia le pendenze cambiano veramente sul Col de Hourcère dove in molti provano a scattare, ma in pochi riescono ad andare via. Tra questi il più in forma è Marc Hirschi che riesce a scappare in solitaria. Nella seconda tappa lo svizzero è stato l’unico, insieme a Yates, a tenere testa a Julian Alaphilippe sul traguardo di Nizza. Oggi, senza che nessuno gli dia il cambio, scala il Col de Soudet e il Col d’Ichère e resiste sul Col de Marie Blanque nonostante il ritmo della Jumbo. Saltati i gregari di Roglic chi parte dietro? Tadej Pogacar che, come ieri, spacca il gruppo: resistono solo Bernal, Roglic, Landa e Porte. Yates invece sprofonda sotto i colpi continui che partono dalle gambe del corridore sloveno della UAE. Ieri ha recuperato quaranta secondi in classifica, ma oggi non è affatto stanco. È proprio lui a scattare per prendersi gli abbuoni allo scollinamento, ma Roglic con estrema agilità gli è addosso, lo supera e un contatto rischia di mandare a terra Pogacar che perde di vista il connazionale. In discesa il distacco da Hirschi è minimo e lo svizzero, nonostante non molli una pedalata, viene ripreso dal treno diretto creato da Roglic, Bernal, Landa e Pogacar. Due chilometri per cinque corridori, che lottano per i secondi del traguardo. In volata vince Tadej Pogacar su Hirschi: il futuro del ciclismo oggi ha dimostrato di essere in ottime mani. Nel frattempo, il presente è Primoz Roglic che strappa la maglia gialla dalle spalle di Yates.

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