Tour de France, Froome e Thomas restano a casa

Nella sua ultima stagione in maglia Ineos Chris Froome non andrà a caccia del Tour de France.

Tour de France, Froome e Thomas fuori dalle convocazioni della Ineos

A dieci giorni dall’inizio della Grand Boucle, la squadra ha diramato le convocazioni e ci sono alcune esclusioni di lusso. Era inevitabile visto che il team britannico fa incetta ogni anno di nuovi campioni. Questa volta vengono lasciati a casa cinque Tour, dato che, oltre a Froome, anche il connazionale Geraint Thomas non è stato chiamato. La selezione chiaramente non teneva conto soltanto del curriculum. La stagione molto particolare infatti richiede una forma fisica brillante fin da subito, a causa di tanti impegni e pochi allenamenti. Escono avvantaggiati da questa situazione, almeno in teoria, i più giovani perché riescono in breve tempo a recuperare la condizione. La Ineos seguendo lo stesso ragionamento ha guardato all’età e al recente palmarès. I due capitani alla partenza di Nizza quindi saranno il ventitreenne Egan Bernal e il ventisettenne Richard Carapaz, ultimi vincitori di Tour e Giro d’Italia. Come da tradizione prima Sky ed ora Ineos, la squadra non ha un solo capitano, in modo da avere la certezza quasi matematica di arrivare in maglia gialla agli Champs-Élysées. Thomas è stato così relegato al Giro, mentre Froome correrà la Vuelta.

Froome, dopo la Vuelta la nuova sfida con la Israel

Nei piani della squadra, Chris avrà più tempo per prepararsi e lottare per la vittoria finale. L’inglese infatti non si è presentato in grande forma alla ripresa degli allenamenti e delle prime corse, come del resto si era già intuito dalle sfide sui rulli durante il lockdown. La ricerca della condizione però non è un problema nato durante lo stop per il covid. Dopo il grave infortunio durante la ricognizione della tappa di Roanne al Giro del Delfinato, Froome ha accettato una sfida quasi impossibile, la più dura della sua carriera. Il ritorno a pedalare in gara è già un importante traguardo, ma l’obiettivo è ben altro: tornare ad essere competitivo ad alti livelli. Per questo, nonostante i trentacinque anni, è stato ingaggiato dalla Israel Start-Up Nation a partire dal 2021 e fino al termine della carriera. La squadra nata nel 2015 e guidata dall’ex corridore Kjell Carlström ha la stessa ambizione di Froome: vincere