Totti, voglia di Roma. L’ex capitano aspetta la chiamata di Friedkin

Totti, ritorno alla Roma in vista. Ecco le parole dell'ex capitano giallorosso

Totti
ph: Fornelli/KeyPress

Totti ha la Roma nel cuore, l’ex capitano attende la chiamata del nuovo patron

Rumors parlano di Totti vicino alla Roma, un rientro come dirigente che in molti sognano. “Ancora non è successo – racconta Totti -, ma se dovessero chiamarmi i Friedkin, sicuramente mi metterei seduto a parlare con loro”. Durante la diretta social sulla Bobo Tv, con Vieri, Lele Adani e Antonio Cassano, l’ex capitano della Roma ha detto ancora: “Ma in questo momento ho intrapreso questo percorso e voglio portarlo a termine, altrimenti non sarei in pace con me stesso. Ho messo su una squadra di grandi persone, mi sentire uno schifo a lasciarli in mezzo alla strada”.

Totti ha parlato di Roma, da tifoso a dirigente il passo è breve

Come riporta sportmediaset, queste le parole di Totti durante la videochat: “Mi incavolo vedendola. Spero con il mio nuovo lavoro di portare dei giocatori di livello alla Roma come avrei voluto fare da dirigente”. Riguardo il suo attuale lavoro: “Non mi aspettavo di farlo. Mi sarei aspettato di rimanere alla Roma per sempre, ma poi sono stato messo con le spalle al muro e spero di aver fatto la scelta migliore adesso”.

“Comunque – ha svelato – ho trovato quattro-cinque gioielli. Uno di questi è Coccolo, che ora è alla Cremonese. Ma cerco solo ragazzi che non sono già impegnati, altrimenti giro alla larga. Io faccio tutto a norma. Poi se tra qualche anno mi dovessi stancare, o se qualcuno dovesse continuare a mettermi i bastoni tra le ruote, potrei anche pensare di fare altro”.

Sulla Roma di oggi una considerazione: “La proprietà è straniera, così come l’allenatore e il direttore sportivo. Inserire un romano dentro il club sarebbe la cosa migliore per fare da tramite tra dirigenza e squadra. Se io avessi una squadra di calcio chiamerei tanti ex giocatori e li smisterei nei vari incarichi. Chi ha giocato a calcio sa di calcio”.

Totti ha parlato anche di quello che gli sarebbe piaciuto fare nel club: “Il direttore tecnico con potere decisionale sarebbe stato l’ideale – spiega -. Credo che avrei potuto dare di più di qualche dirigente, ma non venivo preso in considerazione”. Chiusura con una battuta su quando porta il figlio Christian a Trigoria: “lo lascio al cancello ma non entro. Resto fuori”.