Top&Flop: Florenzi show, delude Icardi

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TOP

ALESSANDRO FLORENZI, vero e proprio jolly della rosa di Garcia. Uno di quei calciatori che tutti gli allenatori vorrebbero. Parte come terzino basso, confermandosi un ottimo interprete per gamba e piede. Passa poi a centrocampista esterno di sinistra con competenza di attaccare sfruttando la capacità di inserimento. Ha terminato come esterno a destra, dove al ’92 ruba palla nella metà campo giallorossa, iniziando una corsa di 60 metri culminata con un destro che si è infilato alle spalle di Perin. Pochi aggettivi per un ragazzo forse troppo sottovalutato.

JOSIP ILICIC, autentico genio in sregolatezza. Capace di ogni giocata possibile quando è in giornata, l’unico problema è che non lo è quasi mai. Talento puro, bravo nel dribbling enei calci da fermo. Ieri ha dato sfoggio a molto del suo repertorio. Due goal che consentono a Montella di ritrovare il 5° posto, e a preparare il match di semifinale di Europa League tenendo a riposo molti titolari.

ANTONIO DI NATALE, giunto a 206 reti e superato un “mito” come Baggio. Il capitano friulano ancora una volta decisivo stavolta anche partendo dalla panchina. Strama si affida a lui per risolvere i suoi problemi di realizzazione, Totò si dimostra ancora affidabile, se mai ce ne fosse ancora bisogno. Chissà se sarà una delle ultime perle o se potremo goderci ancora un Di Natale in formato fenomeno.

MAX ALLEGRI, una menzione è d’obbligo per l’allenatore che si è laureato campione d’Italia nell’ultimo turno. Del tecnico toscano ha sorpreso la capacità di capire quando e dove cambiare un sistema rodato da 3 scudetti consecutivi. Il passaggio alla difesa a 4 è stata una vera e propria intuizione poiché ha garantito maggiore equilibrio specialmente in campo europeo. Se ,infatti,in Italia l’obiettivo di ri-confermarsi campione era necessario, in Europa la semifinale di Champions è stata la sorpresa più gradita raggiunta a suon di prestazioni di livello (vedi Dortmund).

FLOP

INTER, occasione mancata per i nerazzurri che impattano 0 a 0 contro un Chievo già salvo. Brusco stop per una squadra che si credeva in forma dopo le due vittorie contro Roma e Udinese. Ora L’Europa dista 2 punti ma con Genoa e Samp da superare. Bocciati ancora una volta Podolski e Shaqiri, in ombra Hernanes e Icardi. Unico a salvarsi il solito Handanovic che ci mette una pezza proprio allo scadere su Paloschi, evitando una sconfitta dal sapore di beffa.

SIMONE ZAZA, non segna da circa 2 mesi e sta vivendo una preoccupante fase di involuzione. Manca una clamorosa occasione contro il Palermo, fa la cosa più difficile ossia liberarsi al tiro ma sbaglia la conclusione. Il goal gli manca e comincia a pesare anche a lui stesso, lo si vede spesso nervoso e a volte svogliato. Di Francesco ha provato a spronarlo preferendogli Floccari negli ultimi match, ma la cura non ha dato gli effetti sperati.

MATTIA DE SCIGLIO, errore che compromette un intero match. Causa il rigore ad appena 40 secondi dall’inizio, intervenendo in maniera scomposta in area di rigore. L’arbitro (forse troppo severo) lo punisce con un cartellino rosso, ma l’ex “enfant prodige” evidenzia ancora una volta di dover crescere come testa e soprattutto tattica. Troppo spesso è avulso quando attacca e leggero quando c’è da difendere. Doveva essere il nuovo Maldini, ma al momento ricorda più un vecchio Contra.