Terminato il lunghissimo week-end valevole per 26esima giornata di serie A. E’ tempo di bilanci, con i nostri Top e Flop.
TOP
DOMENICO BERARDI, sprazzi di quel talento ammirato per le ultime due stagioni in Emilia. Mostra una grande condizione fisica abbinata alla solita tecnica sopraffina. Riesce finalmente a sbloccarsi, dopo un periodo buio. Sigla un grandissimo gol da schema su calcio d’angolo, un sinistro al volo che si infila sul secondo palo. Giostra bene per tutta la gara sulla destra, saltando sempre il suo diretto avversario. Altruista quando regala un pallone d’oro a Defrel che di testa non può far altro che insaccare.
EDIN DZEKO, premiamo il bosniaco che dimostra di avere la stoffa del campione. Dopo mesi fatti di fischi e critiche, ora sembra aver ritrovato lo giusto spirito. Con esso, ovviamente arrivano anche i gol. Reagisce da campione dopo aver fallito un gol già fatto. Pochi minuti dopo ne segna uno bellissimo ed estremamente difficile. Bene nelle sponde e nei duelli corpo a corpo, dimostra di esserci di testa e fisicamente. Magico il tocco per il 3 a 0 di Salah, che sfrutta l’assist al bacio del compagno. Edin sigla infine la doppietta su pennellata di Perotti appena entrato, con una frustata di testa che chiude il match sul 5 a 0.
BORJA VALERO, ecco l’uomo che cambia il match contro l’Atalanta. Lo spagnolo viene inizialmente lasciato in panchina, causa impegni di Coppa. Visto l’andamento dei suoi, Sousa decide di chiamarlo in causa. Il numero 20 viola, con il solito danzare sul pallone ipnotizza gli avversari e disegna calcio. Tiene il pallone quando gli orobici provano a rimontare. Accelera quando nel finale si invola e serve un pallone “solo” da insaccare a Kalinic, gol che vale il 3 a 1.
FLOP
LORENZO TONELLI, incappa in una di quelle giornate dove sarebbe meglio restare a casa. Si rende protagonista di un paio di ingenuità che costano caro ai suoi. Prima ha evidenti colpe sul secondo gol di Defrel, si lascia scavalcare dal pallone di Berardi e non riesce a rimediare. Pochi minuti dopo il rosso a Missiroli, con i suoi in piena rincorsa, si fa cacciare. Espulsione ingenua e deleteria per i suoi, non contento peggiora la situazione applaudendo l’arbitro. Gesto che gli costerà qualche giornata in più.
ANTONIO DI NATALE, che non fosse la sua stagione era cosa nota. Le voci di ritiro prima, una serie di prestazioni al di sotto dei suoi standard poi. Ieri va tutto storto al capitano friulano. Colantuono lo inserisce per rimontare lo svantaggio, ma la mossa non è delle migliori. L’occasione per rifarsi gli capita a un minuto dalla fine, rigore concesso e pareggio a portata di mano. Totò calcia male e sbaglia, il portiere para e addio speranze di rimonta. La storia di un grande campione si va chiudendo non nel migliore dei modi.
ANDREA RANOCCHIA, seconda volta consecutiva per l’ex capitano nerazzurro. Proprio contro i suoi ex compagni, incappa nell’ennesimo errore imbarazzante. Non da mai sicurezza al suo reparto, soffre perfino sui colpi di testa (pezzo forte del repertorio). Sull’azione che porta Icardi al gol, è incomprensibile il gesto tecnico che spiana la strada all’argentino. Un liscio clamoroso che affossa definitivamente le speranze di rimontare della Samp. Manca di sicurezza che lo avevano reso uno dei migliori difensori italiani.