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Top e Flop della 37esima di Serie A

37esima di serieA, che ha visto gli unici stravolgimenti nel fondo alla classifica. Il Carpi perdendo con la Lazio, si è fatto superare dal Palermo che rimedia un punto a Firenze, ora il destino è nelle mani dei siciliani. Nelle altre giornata vittorie per Roma e Napoli, così come Milan e Sassuolo, ancora tutto da decidere per gli unici posti da assegnare. Ora spazio ai nostri Top e Flop.

TOP

SUSO, lo spagnolo lascia la sua impronta sul derby stravinto dal Genoa. Il primo sigillo è una perla con il sinistro a giro che batte Viviano, dopo aver condotto un bel contropiede rossoblù. Il gol di Suso vale il raddoppio, abbattendo ogni speranza della Samp che esce dal primo tempo con le ossa rotte. Nella ripresa non cambia la musica, è sempre il Genoa a colpire anche con l’ex Milan, bravo a posizionarsi sul secondo palo e siglare la sua personale doppietta, nonché chiudere il match. Il prestito al Genoa non poteva che fargli bene, gli serviva giocare per sfruttare le sue qualità che a detta di tutti non gli sono mai mancate.

LUCA TONI e GIAMPAOLO BELLINI, un premio a due uomini che si congedano dal calcio giocato. Per entrambi è stata una domenica speciale, un misto di sensazioni ed emozioni. Sia Toni che Bellini segnano dal dischetto, la giusta fine di una carriera che li ha visti protagonisti. Il bomber di Pavullo chiude una carriera da 322 gol compresa anche la nazionale, con il quale si è laureato campione nel 2006. Lo scorso anno capocannoniere a 38 anni, un anno dopo gli infortuni e quella passione che si è spenta lo hanno convinto a lasciare. Per il capitano dell’Atalanta, una carriera legata indissolubilmente ai colori bergamaschi, 435 presenza tutte con la stessa maglia. Mai sopra le righe, anche in questa stagione non ha mai reclamato un posto, utile e affidabile in ogni occasione, salutiamo un buon giocatore ma un grande uomo.

FLOP

MBAKOGU, sbagliare due rigori in un match così decisivo come quello con la Lazio è impossibile da perdonare. L’eroe della promozione tradisce nel momento più importante. Si fa ipnotizzare da Marchetti per ben due volte, entrambi i rigori calciati senza troppa convinzione. Poteva essere il vantaggio, che forse avrebbe indirizzato la gara in maniera diversa. Invece è la Lazio a passare, raddoppiare e chiudere il match con la terza segnatura di Klose. Il nigeriano si scuote, fissando il risultato sul 1 a 3, ma ormai è tardi. Ora per la salvezza, servirà una sconfitta del Palermo e la conseguente vittoria dei carpigiani a Udine.

AMADOU DIAWARA, nell’incontro con il Milan pecca di ingenuità facendosi espellere dopo appena ’12 minuti. Una somma di ammonizioni che costringe a una partita di estremo sacrificio i suoi compagni. Il primo giallo in seguito a una lite con Mauri, incomprensibile dopo soli ‘5 minuti dall’inizio. Poi a metà campo un fallo inutile, quella voglia di recuperare subito il pallone anche in una zona non pericolosa. Il giovanissimo classe ’97 aveva sorpreso per la sua maturità, ma stavolta vengono fuori i suoi limiti caratteriali.

ANGELO PALOMBO, mister Montella lo sceglie per dare dinamismo e esperienza alla sua Samp. Lo fa nel derby, nel match che si aspetta tutto l’anno. Ma il capitano doriano non è più quel lottatore infaticabile, nonché ruba palloni. Arranca dietro agli avversari, non riesce a esprimersi al meglio, magari frutto anche dell’utilizzo limitato nell’ultima stagione. Sorprende infatti la scelta di affidarsi a lui, in una gara così importante. Il risultato è disastroso per lui, Montella e tutta la Samp. Un derby perso male, mai giocato e dando mai l’impressione di voler rimontare. Poteva essere la riscossa in una stagione travagliata, appunto poteva essere ….

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