Ultima puntata dell’anno 2015 per la nostra fortunata rubrica di Top e Flop. A voi i migliori e i peggiori, secondo la nostra redazione, della giornata. Approfittiamo dell’occasione per augurarvi Buone Feste dalla redazione di sportpaper.it
TOP
MASSIMO MACCARONE, si conferma in un grandissimo stato di forma. Seconda doppietta consecutiva che permette ai suoi di festeggiare un Natale con il sorriso in virtù di un’ottima classifica. Stavolta si scatena in quel di Bologna, prima una stupenda azione da lui iniziata e conclusa con un tocco preciso al volo. Nel secondo da attaccante di primo pelo, inzuccando in rete il cross di Pucciarelli su un bel contropiede. Sono 7 le marcature in campionato, tutte o quasi decisive per i punti, a solo 3 lunghezze dal bottino dello scorso campionato.
MARIO MANDZUKIC, corre lotta e ha cominciato anche a segnare. Smentisce gli scettici che lo vedevano già come un acquisto sbagliato. Il croato si sta rivelando decisivo come e quanto Dybala, a suo in di reti. La vittima è il Carpi, che dopo aver spaventato i bianconeri, deve soccombere ai colpi dell’ex Bayern. I numeri cominciano a fare la voce grossa, con 9 gol in 18 partite, una media di 1 ogni 2 quindi. Tanti fondamentali in big match oppure in situazione che rischiavano di diventare scomode, la doppietta di Sabato ne è l’ultimo esempio.
ANTONIO CASSANO, vogliamo premiare l’apporto del barese. Nel match casalingo contro il Palermo è lui a portare i suoi alla vittoria. Montella nel momento difficile si affida a lui come unica punta, e Antonio lo ripaga alla grande. Si piazza in mezzo ai reparti dei rosanero, con compiti di regista avanzato. Lui si cala alla perfezione, bravo quando c’è da tenere il pallone, sublime quando deve servire i compagni. Un giocatore ritrovato almeno sul piano mentale, su quello fisico purtroppo c’è ancora molto da fare. Ma la qualità tecnica gli permette di supportare e compensare qualsiasi mancanza.
FLOP
FELIPE MELO, come non “premiarlo” per la prestazione contro la Lazio. Inizia il match e subito si capisce che sarà una serata storta per il brasiliano. Mancini addirittura pensa alla sostituzione dopo appena ’15. Scorrono i minuti e non si contano gli errori di impostazione, vedi occasione in pallonetto sprecata da Candreva. Nel finale però arriva il magic moment, prima frana su Milinkovic-Savic di spalle e causa il rigore del sorpasso laziale. Qualche minuto dopo decide di mettere il suo marchio di fabbrica sul match, zampata sulla spalla a Biglia. In una zona del campo inutile e in un momento dove la rimonta nerazzurra poteva ancora essere possibile.
EDIN DZEKO, ecco un altro protagonista in negativo del week-end. Il bomber bosniaco chiude l’annus horribilis, con la prova peggiore di tutta la sua carriera. Come al solito è confinato negli spazi più remoti dell’attacco giallorosso, lasciato solo contro tutti. Lotta e si sacrifica, ma poi davanti alla porta non riesce a essere lucido. L’occasione che gli capita quasi a porta vuota, è l’emblema del suo momento, ci si mette anche Munoz con un salvataggio miracoloso. Ma la beffa arriva quando viene atterrato in area, il rigore poteva anche starci ma l’arbitro non abbocca. Lui non ci sta e lo manda chiaramente a quel paese, rosso e doccia anticipata.
MARTEN DE ROON, occasione mancata per il promettente centrocampista olandese dell’Atalanta. Nel match contro la Juventus va chiaramente in apnea, sbagli spesso l’appoggio e non si segnale per nessuna giocata degna di questo nome. In casa aveva spesso messo il suo timbro nelle vittorie atalantine, ma contro i bianconeri dimostra che le qualità ci sono ma serve ancora tempo. Il ritmo e la tecnica degli avversari non gli permettono di esprimersi al meglio. Rimandato