Il centrocampista turco del Bursa Yıldırımspor, Cevher Toktas, è stato arrestato con l’accusa di aver soffocato il figlio di 5 anni, Kasim, malato di coronavirus.
Toktas rivela: “Per questo motivo ho ucciso mio figlio”
Il centrocampista 32enne si è autodenunciato lo scorso 4 maggio alla stazione di polizia, a
Bursa. Nella sua confessione ha spiegato
di aver ucciso il piccolo e di aver chiamato poi i dottori perché certificassero la sua morte per il Covid-19.
Il 4 Maggio la confessione
“Gli ho premuto il cuscino sul viso per un quarto d’ora. Annaspava, ma ho continuato fino a che è morto. Quando un’ora e mezza dopo mi hanno comunicato la sua morte, ho telefonato a mia moglie ma non ho detto né a lei né a mio padre che l’avevo ucciso io. Il 4 maggio, mentre ero a casa con mia moglie, ho ripensato all’accaduto e mi sono sentito turbato. Sono uscito dicendole “ho del lavoro da fare” e sono andato alla polizia. Non ho mai amato mio figlio minore da quando è nato, e ho detto la verità. La morte di mio figlio non è frutto di negligenza medica, lo ho ucciso io”.
Toktas, che ha raccolto sette presenze nella Superlig, il massimo campionato turco, tra il 2008 e il 2009 con la maglia dell’Hacettepe Spor, è stato immediatamente arrestato e
rischia ora una condanna all’ergastolo.