Home Calciomercato Thuram si racconta: “Bello arrivare all’Inter, Lautaro un campione. Per lo scudetto...

Thuram si racconta: “Bello arrivare all’Inter, Lautaro un campione. Per lo scudetto lotta a due”

L'attaccante è già idolo dei tifosi nerazzurri

SIMONE INZAGHI SI COMPLIMENTA CON THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Marcus Thuram ha raccontato della sua nuova avventura in nerazzurro.

Thuram: “Inter mia miglior scelta”

Queste le parole del calciatore francese: “Il mio arrivo è stato un bel momento: una nuova esperienza, una scoperta di una nuova squadra, un nuovo campionato, una nuova città. Sto provando a imparare e a godermi ogni secondo. Avevo già parlato con Piero (Ausilio, ndr) due anni fa, prima di farmi male. Lui mi vedeva come un attaccante centrale e questo mi aveva fatto pensare che l’Inter fosse per me la miglior scelta. Lautaro? Un campione, fra i migliori attaccanti al mondo. Penso che chiunque giochi con lui può trovare il gol facilmente”.

Su Napoli-Inter di domenica scorsa: “Non conoscevo il Maradona, i compagni mi avevano parlato un po’ dello stadio e dell’ambiente: è stata una bella partita in un bello stadio. Scudetto? Non è lotta a due, anche perché non giochiamo contro la Juventus ogni weekend (ride, ndr). Ci sono varie squadre in lotta, vedremo a fine campionato. Cosa scelgo tra scudetto, Champions o Europeo con la Francia? Se lo dico non si realizza”.

Sulla famiglia Thuram: “Con mio padre parlo spesso del calcio, della vita, di come cresce un calciatore e un uomo. Mi ha aiutato tanto a essere la persona che sono oggi. Un consiglio che mi ha dato? Di fare quello che mi piace e di godermi quello che faccio quando entro in campo. Mi ha insegnato il rispetto per la gente, che siamo tutti uguali e che dobbiamo tutti vivere insieme. Mio fratello Kephren? Gli dico di giocare e di provare a diventare sempre più forte a ogni allenamento e a ogni partita, e sono fiero di lui”.

Il calcio e gli idoli: “Il mio cognome non mi ha mai creato pressione. E per quanto riguarda l’Inter, sapevo che fosse una grande squadra, fra le più importanti al mondo. Sapevo di dover far bene, ma questa è stata una motivazione in più. I miei idoli? Henry, Adriano, Ronaldo. Tutti avevano una cosa in comune: saltavano l’uomo e facevano gol. L’avversario più duro? Non ho ancora incontrato tutti i migliori difensori del mondo, ma quello che mi creava pensieri era Upamecano”.

“Il mio gol preferito? Quello nel derby: non penso al tiro o altro, ma al rumore che ho sentito quando è entrata la palla. Ma quello più bello è stato l’anno scorso contro il Borussia Dortmund: ho preso palla a centrocampo e sono andato a far gol. Messi? Il miglior giocatore della storia del calcio ma quando ero piccolo non sapevo che era Messi, io vedevo solo un compagno di squadra di papà”.

Exit mobile version