Queste le parole di Thiago Motta, allenatore della Juventus, in vista della sfida di domani sera contro la Lazio.
Thiago Motta: “Chi gioca trequartista? Vediamo domani”
Come ha ritrovato i giocatori dalle nazionali? “Ho visto molto bene in questo ultimo allenamento. Hanno fatto un ottimo allenamento e saremo pronti ad affrontare la Lazio”.
Domani conterà solo il risultato? “Voglio vedere la prestazione, perchè la prestazione ti porta al risultato. Mai voluto la prestazione per estetica. Credo ciecamente che le squadre che giocano bene abbiano più probabilità di vincere. Poi succede che giochi meglio ma non vinci. Ma normalmente non è così. Ma intendo giocare bene tante cose. Difendersi bene, pressare bene, ricompattarsi, avere l’umiltà, la generosità, avendo un blocco e stando insieme. Avere la palla, uscire da dietro quando la squadra avversaria non ha il coraggio di fare l’1vs1. Andare avanti attaccando gli spazi. Avere questa voglia di attaccare l’area avversaria per fare gol. Giocare bene è tante cose per avere più probabilità di vincere. Per questo la prestazione è d’accordo con il risultato. Assenti? “Non avremo: Bremer, Milik, McKennie e Koopmeiners. Fagioli ci sarà. Weah ci sarà”
Chi può giocare trequartista?
“Vedremo domani. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva, per mettere quelli che riteniamo nella sua caratteristica migliore essere più vicino all’area. Mettere tutti in campo per esprimersi al meglio, che la squadra possa funzionare. Come squadra fare meglio dell’avversario”.
Ha parlato con Douglas Luiz? “Sinceramente ho parlato pochissimo con lui. Però ho visto un atteggiamento veramente buonissimo. Sta veramente bene. Per questi giocatori forti come lui, certi momenti di difficoltà, tra virgolette, servono per vedere la reazione di un giocatore e della persona. Ho visto una reazione fantastica. Poteva fermarsi, ha avuto delle situazioni fisiche come tutti. Lui non si ferma. Si allena. Fa quello che chiediamo e qualcosa in più, perché mette la creatività in allenamento e nel gioco. Quando lo vedo così sono tranquillissimo, perchè sta seguendo la strada giusta di un giocatore forte come lui. Per essere protagonista, come vuole e dimostra di essere. Quando ha giocato ha fatto bene, ma per me può fare meglio. Sono contento di ciò che vediamo. Vediamo se inizierà o parteciperà. Ma sono contento di quello che ho visto in queste due settimane”.
Vlahovic può giocare tutte e tre le partite? “Vorrei immaginare che fosse al 100% in tutte le partite. Immagino già così. Ma sappiamo perfettamente come possa accadere che non sia così. Penso a domani. Sta molto bene. Giocherà. Per le prossime, vedremo giorno dopo giorno. Vedendo il ragazzo, lo staff, capiamo come sta il giocatore, se è la cosa migliore stare in campo e cercare una gestione del minutaggio”.
Chi può fare il centravanti oltre a Vlahovic? Come mai non segnate nelle palle inattive?
“Domani possono giocare tanti giocatori da centravanti, dipende da uno come lo vede il centravanti. Può essere fisso, può essere mobile. Ognuno può fare quel ruolo oppure occupare quello spazio. È vero non abbiamo segnato da palla inattiva, ma abbiamo tutte le possibilità di farlo domani. Dobbiamo avere voglia di andare nell’area avversario e voler fare gol”.
Cosa penso delle troppe partite?
Lo sapevo da inizio stagione. Non c’è da lamentarsi oggi. Se poi nel momento adeguato possiamo esprimere un’opinione per cambiare in meglio questa situazione. Ma dare un’opinione oggi sarebbe farlo sul niente. Domani abbiamo una partita, tra due giorni ne abbiamo un’altra. Restiamo in forma per affrontare tutte le partite al meglio. Ognuno ha la sua gestione, non giudico. C’entra quello che devo fare io e noi per averli nella migliore condizione”
Come sta Adzic?
“L’ho visto veramente molto bene. L’ho visto con una postura più aperta. Questo mi piace. Come giocatore, anche se voi l’avete visto poco, è un grande giocatore. Però lui sicuramente ha meno responsabilità di altri in rosa. Quando gli toccherà giocare, può fare bene. Può fare il centrocampista, più o meno offensivo. Ha già fatto l’esterno, ma per caratteristiche anche fisiche non lo è per me. Quando toccherà a lui, sono convinto che lo farà bene. Si impegna tantissimo e dimostra di poter e dover partecipare”.
I pareggi prima della sosta sono casualità? Sulla Lazio?
“Non credo sia casualità. Non abbiamo fatto quanto sufficiente per vincere. Questa è la grande realtà. Fare le cose a modo o sufficienti per vincere, è una storia diversa. Però se non abbiamo vinto, è perché non abbiamo meritato davvero di vincere. Giocando meglio dell’avversario, non siamo stati in grado di farlo. Non è rischi, è una buona squadra che sta bene in questo momento. Allenatore molto esperto che viene da tante, tante, tante stagioni fatte bene. In A e in B. Lo ammiro tantissimo, l’ho detto poco fa. Complimenti per il lavoro fatto nelle ultime stagioni, lavoro non facile. Grande avversaria da sfidare, con cui competere. Siamo pronti a tutto per fare una grande prestazione e per il risultato positivo”.
È sorpreso dalla Lazio?
“Me l’aspettavo in alto perché è una grande squadra, buoni giocatori, grande allenatore. Nessuno regala niente a nessuno. Hanno meritato quanto fatto. Domani bella partita, noi facciamo il nostro lavoro bene per il risultato positivo”.
Quanto conterà il gruppo domani?
“Questo conta sempre anche per la partita di domani. Magari un po’ di più. Molti avranno la possibilità di dimostrare il proprio valore per aiutare il collettivo. Quando dico che non è la mia Juventus, perchè è la realtà. Non costruisco la squadra da solo. Ci sono tante persone in una società per fare la squadra, si costruisce con le idee per essere competitiva e domani avremo la possibilità di dimostrare anche nella difficoltà di continuare a essere competitivi. Un bell’avversario da affrontare, noi stiamo bene. Lo stadio sarà pieno domani. Altra volta. Questo vuol dire grande entusiasmo. Crede in quello che sta facendo la squadra. Nessuno ti regala niente. Se vengono allo stadio vuol dire che hanno voglia di vedere, s’identificano in questo. Poi alla fine conta sempre poi il risultato positivo”.
Volevo sapere come sta Thuram? La serie A è un campionato sottovalutato? “Non lo so, secondo me no. Da quello che vedo e da quello che ho sentito dagli altri allenatori e da voi giornalisti sul campionato italiano tutti lo giudicano come un campionato molto tattico, bene. È una cosa positiva. Khéphren sta molto bene, è stato sempre molto bene, perché è un ragazzo che vuole migliorarsi tutti i giorni, ha grande ambizione. Penso che sia cresciuto bene così, ha avuto sicuramente un grande maestro Lilian che gli è stato addosso sempre, e gli ha detto sempre la verità. Ed è per questo che si vede il campo, ma anche negli allenamenti che ha voglia di giocare, vuole giocare sempre. Non è contento quando non gioca, lo accetta perché sa che è una mia decisione. Però mi dimostra in ogni allenamento che vuole migliorarsi e vuole giocare ed è per questo che sono contentissimo del lavoro che fa Khéphren e deve continuare così”.