Thiago Motta: “Non prendere gol serve per ambire a cose importanti. Vlahovic è un leader positivo sia con che senza gol”

Il tecnico bianconero commenta la ottima prestazione soffermandosi sulla crescita della squadra

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THIAGO MOTTA SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Dopo la vittoria sul Genoa, Thiago Motta è intervenuto ai microfoni di Dazn per analizzare la sfida.

Le parole di Thiago Motta

Analisi della partita.

“Liberando gli esterni oggi ci si è trovati in una situazione migliore per poter giocare. La connessione in avanti, quella che deve esistere in un collettivo per capire cosa fare, nel secondo tempo è stata migliore. Dopo il vantaggio, con i giocatori veramente forti che abbiamo, l’avversario fa fatica. Deve attaccarci, pressarci, noi abbiamo continuato a giocare bene andando in avanti nel modo giusto”.

Cosa è successo tra primo e secondo tempo?

“I ragazzi rimangono tra di loro a parlarsi, parlando di cosa possono fare meglio nella ripresa. Tutti hanno fatto una buona prestazione. Sono contento per chi era in panchina, vivono la partita con i compagni. E’ un gruppo forte che insieme può essere ancora più forte”.

Non è mai successo nella storia della Juve di non prendere gol nelle prime sei giornate di campionato. Può essere un dato “curioso” da portare avanti?

“E’ un dato importante, questo fa vedere che c’è una squadra solida. Si inizia da davanti con gli attaccanti, ma abbiamo difensori forti. La fase difensiva si fa di squadra. Oggi non abbiamo preso gol, abbiamo difeso bene, insieme, con grande generosità, aiutandoci nei momenti di difficoltà. Abbiamo avuto la voglia di difendere prima per recuperare la palla e poi per difendere la porta. E’ un dato da squadra che ambisce a cose importanti”.

Sembra che Vlahovic abbia scalato le gerarchie e sia sempre più leader di questa squadra.

“Lo vedo anche io, è un leader positivo. Anche quando è in difficoltà, nella comunicazione, nel linguaggio del corpo aiuta, fa capire a quelli dietro cosa fare. A volte deve sare più in sintonia in partita ma ce l’ha dentro. Vuole competere, dà sempre il suo massimo in allenamento e in partita. I cambi esistono, abbiamo i giocatori che possono entrare ma non perchè non ero contento del suo lavoro quando l’ho sostituito. Lo vedo meglio quando fa gol, ma anche quando non lo fa quando lo vedo così in sintonia. E’ molto importante per noi, lo sa bene”.