Test F1: all’Hungaroring è stato il giorno di Kubica

Il pilota polacco è sceso in pista sulla Renault per i consueti test di metà stagione. Sette anni fa l’ultima volta al volante di una F1

Il secondo giorno di test all’Hungaroring si è concluso nel segno del ritorno in pista di Robert Kubica.
Il pilota polacco al volante della Renault ha effettuato un totale di 142 giri con la vettura del 2017, molto diversa da quelle che era abituato a guidare quando era in attività in F1. L’ultima volta per lui era stata nel 2010. I segnali sono stati confortanti, Kubica infatti ha fatto registrare il sesto tempo assoluto, non lontano da quello che Palmer segna normalmente in qualifica.

A guidare la tabella dei tempi Sebastian Vettel con 1’17”124, con Raikkonen terzo in 1’18”237. tra di loro la sorpresa Lando Norris, il diciassettenne del vivaio McLaren, con 1’17”894.

Kubica può dirsi soddisfatto del suo miglior tempo (1’18”572) e del numero dei giri effettuati in una pista che mette molto alla prova fisicamente. Che questi giorni siano un’anticipazione del suo ritorno in Formula Uno?

CARRIERA

Il trentaduenne polacco è stato pilota di F1 dal 2006 al 2010 al volante della BMW Sauber e nel 2010 della Renault in sostituzione di Fernando Alonso passato in Ferrari. Il punto più alto in F1 lo ha raggiunto con la vittoria nel Gp del Canada nel 2008, sullo stesso tracciato in cui un anno prima aveva avuto un brutto incidente. In totale 12 podi, 1 vittoria e 1 pole position per lui.

Nel 2011 il passaggio al Rally. Ancora una volta un terribile incidente ne mette a repentaglio la salute e la carriera agonistica, ma anche in questo caso il polacco ha saputo riprendersi e tornare a lottare per il campionato del mondo rally nel 2013.

CAMPIONATO 2017

Intanto la lotta per il mondiale si fa sempre più accesa. Come era previsto in Ungheria la Ferrari ha dominato sin dalle qualifiche, e, nonostante i problemi allo sterzo, grazie alla protezione offerta da Raikkonen, Vettel si è aggiudicato la vittoria ristabilendo un distacco da Lewis Hamilton di 13 punti.
L’inglese dal canto suo, per quanto con le soft avesse più ritmo del compagno di squadra, ha passato la gara a dare la caccia alle Ferrari e, benchè si sia pericolosamente avvicinato a Raikkonen in un paio di occasioni, non ha dato mai davvero l’impressione di poter sorpassare le Rosse e portare a casa una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso. Anzi, all’ultima curva ha galantemente restituito la terza posizione al compagno di squadra Valtteri Bottas, che se l’era conquistata in qualifica e che entra anche lui in gioco per il titolo mondiale.

Insomma tutto è apertissimo e dopo la sosta estiva i piloti si ritroveranno in quello che è uno dei circuiti più affascinanti dell’intero mondiale: quello di Spa in Belgio, pista che stavolta dovrebbe vedere un pizzico più favorite le Mercedes.