La Procura di Milano ha avanzato l’ipotesi che il fondo Elliott del finanziere americano Paul Singer conservi attualmente il controllo sostanziale del Milan, laddove all’autorità di vigilanza Federcalcio sarebbe invece stata rappresentata l’effettiva cessione della proprietà in favore del fondo RedBird del connazionale Gerry Cardinale. Indagini in corso.
Milan, si rischia un caso simile alla Juve
Questi sono solo i primi passi di un’indagine che porteranno, se necessario, a un processo e a una sentenza sulla quale ancora nessuno può conoscere la gravità. Si può, però, ipotizzare che i rossoneri, nel caso in cui si arrivasse a un verdetto di colpevolezza, i reati contestati sarebbero due: mancata cessione della società da Elliott a Cardinale (RedBird), e l’esistenza di una multiproprietà, riconducibile ai Singer, e la conseguente violazione dell’articolo 5 delle norme Uefa.
Il Milan rischierebbe, in questo caso, un’ammenda o una penalizzazione di uno o più punti in classifica. Si potrebbe rivivere un caso simile a quello della Juventus, anche se con delle differenze. La Giustizia Sportiva ha i suoi tempi, intanto il fascicolo non è ancora stato aperto, se si dovesse aprire, difficilmente si potrebbe arrivare ad una sentenza per fine stagione, a meno che non ci sia patteggiamento. Una eventuale penalizzazione dovrebbe ricadere sul prossimo campionato e la sua entità è del tutto variabile e imprevedibile. In questo modo, le coppe, stando almeno alla Giustizia Sportiva, potrebbero non essere a rischio.
Mentre la Giustizia Sportiva segue una linea, la UEFA segue la propria. In caso di intervento della UEFA, se si accerterebbe la violazione dell’articolo 5 sulle multiproprietà, ci potrebbe essere un’esclusione dalle coppe di uno o più anni.