Esordio faticoso e vincente per Jannik Sinner nel primo turno dell’Atp Marsiglia 2021. L’altoatesino ha battuto il francese Gregoire Barrere dopo 2h e 53 minuti.
Dopo l’infortunio alla schiena patito a Montpellier nel finale del match perso contro Bedene, Jannik Sinner ha battuto Gregoire Barrere, n. 115 del ranking ATP, in tre set con il punteggio di 6-7 7-6 5-7 dopo 2 ore e 51 minuti di gioco.
Nel primo set ragna l’assoluto equilibrio infatti, fino al 6-6, entrambi i tennisti si sono tolti rispettivamente una volta il turno di battuta. Nel tiebreak Sinner ha dimostrato tutto la sua qualità, imponendosi dopo quasi un’ora di gioco per 7-3.
Anche nella seconda frazione di gioco Sinner e Barrere hanno giocato alla pari e pure questo set si è deciso al tiebreak. A spuntarla questa volta è stato però il padrone di casa Barrere, che ha trasformato la sua seconda palla set per il 7-5.
Nel terzo set Sinner parte benissimo, scappando sul 4-2. Barrere risponde immediatamente e infila con il controbreak del 4-3. Poco dopo il francese ha strappato nuovamente il turno di battuta a Sinner, allungando 5-4. L’azzurro non si disunisce e piazza prima il controbreak del 5-5 per poi vincere due game consecutivi portando a casa la vittoria con il punteggio di 5-7.
Agli ottavi di finale Sinner se la vedrà con il francese Hugo Gaston, il mago della smorzata. Il match è in programma per mercoledì 10 marzo.
Il maestro Piatti parla del suo allievo Sinner
Riccardo Piatti, coach di Sinner, ha parlato così della condizione fisica e mentale del “suo” allievo: “Il ragazzo sta bene, le settimane trascorse a Melbourne sono state importantissime per la sua crescita e la sconfitta subita al primo turno Slam gli servirà più di quanto possiate immaginare. Capisco la delusione degli appassionati, ma io so bene come funziona la costruzione di un tennista: passa anche da queste esperienze. Trovarsi a giocare un primo turno Slam subito dopo un torneo in cui ha affrontato partite pesanti, è stato importante per la sua crescita. Perché gli succederà ancora, e la prossima volta saprà gestirsi meglio. Contro Shapovalov è stato bravo a reagire, a cercare di giocarsela fino alla fine e portare il match al quinto. Avrebbe anche potuto vincere, ma sarà per la prossima volta. In fondo anche Nadal si è costruito in questo modo».
L’allenatore di Como ha sottolineato il vero obiettivo del prossimo futuro: «L’obiettivo è solo giocare il più possibile. E per questo Jannik farà anche tanti doppi, quasi a ogni torneo. Al momento ha giocato circa 58 match sul circuito, e per diventare un giocatore “vero” ce ne vogliono almeno 150. Non siamo nemmeno a metà strada, considerando che ci possono essere imprevisti come quello accaduto a Montpellier».