Tennis, Berrettini: “Impossibile giocare con il guanto”

Berrettini
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Tennis parla Berrettini

“Come ripartire? A porte chiuse e senza contatti superflui, ma è impossibile giocare con il guanto”. Sono le parole di Matteo Berrettini, numero 8 del Tennis mondiale, a Extratime – Radio 1 Rai, dal ritiro di Boca Raton in Florida, a casa di Ajla Tomljanović, la tennista croata, naturalizzata australiana, attuale n. 55 del Ranking. “Anche qui la situazione è un pochino migliore. Non c’è stato un lockdown così restrittivo come in Italia, ma abbiamo comunque seguito delle regole abbastanza ferree”, ha spiegato l’azzurro. “Siamo riusciti ad allenarci perché abbiamo una casa che ci consente di fare esercizio fisico e abbiamo avuto la possibilità di andare a giocare a tennis in una casa privata. Pochi giorni fa ho preso una storta alla caviglia, ma è una cosa leggera e quindi sto continuando a lavorare senza giocare per recuperare da questo leggero infortunio“.

Berrettini: “Impossibile giocare con i guanti”

Fra pochi giorni l’Alt deciderà se e come riprendere a giocare. “Le indicazioni sanitarie dovranno darle gli esperti. Credo sia molto difficile permettere ad una nazione di ospitare un evento con 400-500 atleti che arrivano da 80 paesi diversi, ma spero tanto di sbagliarmi e spero che in un futuro prossimo si possa giocare e si possano riprendere le attività perché il mondo ne ha bisogno”, ha proseguito Berrettini. “Le uniche condizioni che vedo possibili sono giocare a porte chiuse, evitare tutti i contatti non necessari a partire dalla stretta di mano fra gli atleti e con l’arbitro e gli asciugamani che non devono essere toccati dai raccattapalle. Un tennis diverso da quello al quale siamo abituati, ma senza stravolgere le basi: giocare con un guanto di lattice, ad esempio, non può essere la stessa cosa perché si perde completamente la sensibilità sulla racchetta e credo non si possa fare“.