La Lazio polisportiva più grande e antica d’Europa festeggia il 120esimo anniversario dalla fondazione avvenuta il 9 gennaio 1900 a Piazza della Libertà a Roma
Sintetizzare l’ultracentenaria storia della Lazio è qualcosa di estremamente difficile. Volendo però rimarcare i momenti salienti di questa lunga avventura la prima cosa che balza alla mente è che l’ideale di Lazio è qualcosa di più di una semplice squadra di calcio.
I padri fondatori capeggiati dal bersagliere Luigi Bigiarelli, decisero di fondare la Società Podistica Lazio per permettere a tutti gli abitanti di Roma e della regione Lazio di poter praticare sport. Nel 1900 non era un fattore così scontato come oggi.
La storia della sezione calcistica
Da quando nel 1901 la sezione calcistica iniziò la propria attività in Piazza d’Armi gli abitanti della Città Eterna se ne innamorarono. Da allora è stata un escalation di emozioni che man mano ha finito per offuscare le altre sezioni della polisportiva.
Il primo trionfo è arrivato nel 1958 con la conquista della Coppa Italia. Il primo scudetto è stato vinto dalla mai dimenticata “Banda Maestrelli” capitanata da Giorgio Chinaglia, uno dei personaggi più rappresentativi dell’intera storia biancocelesti. L’epopea Cragnotti è invece qualcosa di difficilmente ripetibile con ben 8 titoli conquistati in 6 anni, tra cui lo Scudetto del 2000 e i titoli Europei. Gli ultimi anni sotto la gestione Lotito hanno portato altri 6 trofei, ma anche tanti momenti di dissenso da parte della tifoseria.
La Lazio però nel corso di questi 120 anni ha conosciuto anche periodi bui, come gli anni in Serie B e gli spareggi per evitare la C. La formazione dei “Meno nove”, che si salvò nel 1987 però è rimasta nella storia è ancora oggi è idolatrata dai tifosi. Le gesta dei vari Poli, Podavini e Fiorini vengono trasmesse alle generazioni più giovani proprio per fare capire cosa significa essere laziale.
La polisportiva
Ritornando alla polisportiva (la più grande ed antica d’Europa), il cui presidente è Antonio Buccioni, le sezioni sono ben 48. Tanti gli atleti importanti che hanno gareggiato con l’aquila sul petto nel corso del tempo, tra cui l’indimenticato ciclista Fausto Coppi.
Dunque, ecco cos’è la Lazio. Saper cadere e poi rialzarsi, lottare e non darsi mai per vinti, proprio come avrebbero voluto i fondatori, che dato vita ad un patrimonio indelebile che si rinnova periodicamente di padre in figlio.