Tagliente: La lotta olimpica sviluppa autostima, motivazione e consapevolezza, propensione a mettersi alla prova. Diego Rossi a 69 anni difende il titolo mondiale.
Oggi Diego Rossi un lottatore di 69 anni campione mondiale in carica categoria master parte per Walbrzych, in Polonia per partecipare ai campionati mondiali di Lotta stile-libera. Va a difendere il titolo vinto lo scorso anno ad Atene. Le gare si terranno dal 6 a 9 ottobre. Con lui dall’Italia partono anche Domenico Piccinini, Jonathan Molfino, Claudio Bortulu, Tony Calandra, Hamid Mojtahedi, Paolo Invernizzi, Lorenzo Carrieri, Victor Graur, Davide Fontana, Igor Nencioni e Vincenzo Piroddu. Al seguito della delegazione ci sarà anche l’allenatore Luciano Ortelli. Diego Rossi gareggia l’ultimo giorno, essendo nella divisione dei più vecchi (65-70 anni)
Tutta la competizione potrà essere vista in rete e in diretta al sito: www.unitedworldwrestling.org selezionando la gara : veteran world wrestling 2016.
Un gruppo di atleti, vecchi compagni di materassina di Diego Rossi, alla vigilia della sua partenza lo hanno raggiunto in palestra per salutarlo e confermargli la fratellanza. Tra loro c’era il prefetto Francesco Tagliente, legato da sempre allo sport prima da atleta e poi da professionista della sicurezza. Incuriositi dell’evento abbiamo voluto chiedere a Tagliente come fa un uomo di 69 anni a partecipare ai campionati mondiali di Lotta.
Ecco cosa ci ha risposto: “La lotta olimpica sviluppa potenzialità come l’autostima, la sicurezza, alimentando una forte motivazione intrinseca. Permette di acquisire maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità e abilità, rafforzando la propensione individuale a mettersi continuamente alla prova. Le discipline sportive individuali da combattimento hanno finalità educative-formative, ma ancora prima, sono da considerare, addirittura, auto-educative”.
Anche da questa risposta Tagliente ci conferma che lo sport gli scorre nel sangue da una vita. Alla base sempre gli stessi valori legati al sacrificio, all’impegno, alla fratellanza e al rispetto reciproco come in questa circostanza verso un compagno di materassina che alla soglia dei 70 anni va a combattere per difendere il titolo mondiale.
Abbiamo voluto chiedere a Tagliente anche cosa ne pensa della polemica sulle Olimpiadi. “Il Comitato Olimpico Internazionale – ha detto- consente di organizzare le Olimpiadi anche in più città dello stesso Paese”. La risposta incisiva di Tagliente deriva dalla sua storia professionale. Una vita per lo sport: da atleta azzurro di lotta greco-romana alla gestione della sicurezza delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Peraltro è stato insignito della Stella d’Oro al Merito Sportivo del Coni, consegnatagli nel 2013 da Giovanni Malagò, della Medaglia d’oro al merito sportivo conferitagli dalla Federazione italiana judo lotta Karate arti marziali nel 2011 e della Medaglia d’oro FIFA conferitagli a conclusione del Campionato Mondiale Germania nel 2006.