Marzia Tagliamento è uno dei prospetti più interessante della pallacanestro femminile italiana. Classe 1996, la cestista seguita dalla 13 Basketball Management e dalla Project Sport Management è impegnata per il secondo anno consecutivo in quel di Battipaglia con la BP63. Queste le parole rilasciate dalla Tagliamento alla propria società di consulenza.
Partiamo dal presente: come è andato il tuo rientro dopo l’infortunio?
Il ritorno in campo non è stato molto semplice perché ho affrettato i tempi per essere a disposizione contro Cagliari. Non sono riuscita ad essere brillante come magari avrei voluto e potuto essere, pretendo molto da me stessa e diciamo che ho cercato di aiutare la squadra sotto altri punti di vista, cercando di appoggiare la palla dove avevamo vantaggi e lavorando forte in difesa. In questo primo momento ho limitato il mio tiro a causa dei dolori, non ho voluto forzare ma giorno dopo giorno miglioro e sto sempre meglio.
Questa stagione è partita molto bene, al di là di questo spiacevole infortunio, ti stai confermando come uno dei migliori prospetti del basket femminile italiano. Per te è la seconda stagione a Battipaglia con la BP63. Quali obiettivi avete a livello squadra e quali ti sei prefissa te a livello personale?
Sono molto contenta di come stanno andando le mie prestazioni anche se non mi accontento mai, cerco sempre di fare del mio meglio in gara come in allenamento. In una prospettiva di squadra abbiamo avuto un po’ di difficoltà all’inizio a causa di un calendario poco favorevole ma ora stiamo facendo molto meglio, la società ha come obiettivo sicuramente i playoff e faremo di tutto per raggiungerli. A livello personale, invece, voglio crescere e lavorare su quelli che sono i miei “limiti” per diventare affermarmi nel mondo del basket femminile internazionale.
La Nazionale è il sogno di tutti gli atleti in qualsiasi sport. Per te che hai fatto tutta la trafila nelle rappresentative giovanili e oggi ti ritrovi nel giro della Nazionale Maggiore, cosa significa e cosa si prova ad indossare la maglia azzurra?
Ho avuto la fortuna di fare tutta la trafila nelle nazionali giovanili dal primo europeo di Cagliari e devo dire che ogni anno la maglia azzurra ha un peso sempre più importante. Quando sei più piccola magari non ti rendi pienamente conto di quello che significa, ma crescendo e lavorando anno dopo anno, sono riuscita a raggiungere la Nazionale A: una emozione unica! La maglia azzurra di fa sentire orgogliosa, ti responsabilizza, ha un valore importantissimo anche perché in ogni match di confronti con atleti di altissimo livello in competizioni internazionali di livello. Usando una metafora, per me la Nazionale è come un treno che passa sul quale devi salire per forza e cercare di non scendere più.
Entriamo nel dettaglio. Se dovessi descriverti da un punto di vista tecnico: quali sono i tuoi punti di forza? Dove, invece, pensi che devi migliorare?
Sicuramente il mio punto di forza è il tiro, nelle sue varie possibilità di applicazione. Sto lavorando molto in allenamento, invece, sulla difesa e in particolare sull’uno contro uno. Sono contenta di quello che sto facendo ma sono anche convinta che posso migliorare ancora molto.
Sappiamo che la tua passione nasce sin da subito, grazie anche ad una tradizione di famiglia: hai un tuo idolo sportivo? Un atleta che ammiri o a cui ti ispiri?
Si mia mamma allenava e quindi mi sono trovata già sin da piccola in un campo da basket, appena nata già avevo un pallone in mano. Il mio idolo nel basket femminile é Elena Delle Donne per la tipologia di giocatrice che è, mi ispiro molto a lei e mi piacerebbe diventare un giorno quel tipo di giocatore. Parlando di basket maschile sicuramente un mio punto di riferimento è Steph Curry, amo il suo modo di giocare, di interpretare il basket e in particolare adoro i suoi tiri “ignoranti” un po’ come i miei!
Da un idolo all’altro. Hai un seguito importante di fan ed estimatori, sicuramente sei un modello per tanti giovani e tante bambine che si avvicinano alla pallacanestro. Cosa ti sentire di dire a chi, come te anni fa, inizia a svolgere una qualsiasi disciplina sportiva? Quali sono i tuoi segreti e su quali valori hai basato sino ad oggi la tua carriera?
Si sono molto orgogliosa di essere stimata e ammirata da così tanta gente. I valori su cui si basa la mia carriera sicuramente sono umiltà e determinazione, penso che senza questi concetti non si può andare avanti tanto nello sport quanto nella vita di tutti i giorni. Determinazione perché ogni giorno bisogna essere decisi e convinti nello svolgere quello che poi potrebbe diventare il proprio lavoro. Determinati a migliorare ogni giorno, a crescere sempre, ad ottenere un obiettivo sempre più importante. Questo è quello che faccio io, questo è il mio stile di vita e filosofia di lavoro. Prefissarmi un obiettivo sempre più difficile e importante, perché come si suol dire “la salita é dura, ma una volta arrivati in alto il panorama é spettacolare.
Per concludere, parliamo del tuo futuro. Si dice spesso che i sogni aiutano a vivere, sono uno stimolo e una spinta in più per ogni nostra azione. Proiettandoci in avanti, qual’è il tuo sogno e la tua ambizione da un punto di vista sportivo?
Ho lavorato e sto lavorando molto con impegno e umiltà. Ho fatto e faccio tanti sacrifici io e tutte le persone che mi sostengono nella mia carriera. Sicuramente voglio e dico voglio arrivare a giocare in Europa…