Superlega, parla Agnelli: “Ceferin era d’accordo sulla Superlega”

La rivelazione dell'ex presidente bianconero

Agnelli e Nedved
ANDREA AGNELLI, PAVEL NEDVED E FABIO PARATICI PREOCCUPATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Superlega, incredibile retroscena fornito dall’ex presidente bianconero

Andrea Agnelli si è dimesso dal ruolo di presidente della Juventus nello scorso novembre. Al termine del suo mandato da presidente del club bianconero ha rilasciato un’intervista al quotidiano olandese De Telegraaf, riportata in Italia da Tuttosport. Agnelli ha fornito interessanti rivelazioni e, secondo quanto riportato dal quotidiano, avrebbe rivelato che lo stesso Aleksander Ceferin, attuale presidente UEFA, sarebbe stato d’accordo con la creazione di una Superlega:  “Nel 2019 eravamo pronti, Aleksander ed io. I top club di tutte le sottodivisioni dell’Eca (allora circa 130 club professionistici europei) si erano accordati su un nuovo formato. I club di medie dimensioni delle grandi leghe, i dirigenti delle grandi leghe e alcune associazioni nazionali vedevano il nuovo formato come una minaccia e quindi Ceferin si è ritirato. Quando la Uefa ha deciso di bloccare il progetto, sono nati progetti esterni alla Uefa per organizzare un nuovo campionato con tutti i club dell’Eca”.

Agnelli: “Non sono riuscito a vincere la guerra interna. Il sistema attuale non garantisce futuro a molti club storici”

Andrea Agnelli ha parlato anche del futuro della Superlega aggiungendo: “La possibilità che il progetto prenda il via dipenderà dalla Corte di giustizia europea. A livello interno è stata una guerra che non sono riuscito a vincere”. L’ex presidente bianconero ha parlato anche di Superlega come opportunità per i club storici: “Pur sapendo che il sistema attuale non offre un futuro ad Ajax, Anderlecht, Celtic, Benfica, Panathinaikos e Stella Rossa di Belgrado. Allora non si resta fermi, ma si prendono altre strade per arrivare a ciò che si vuole fare per il calcio europeo di club”. Sul finale dell’intervista parla di UEFA e FIFA, sottolineando lo strapotere dei propri presidenti: “Inoltre, non è strano che ci sia un solo candidato alla presidenza sia della Uefa che della Fifa? In particolare quelli che sono già lì: Ceferin e Gianni Infantino. È una cosa sana? Ci si può aspettare un cambiamento da queste persone? Ceferin e Infantino faranno di tutto per rimanere al centro del potere. Per assicurarsi i loro privilegi. Avete visto cosa dice Ceferin nel documentario della Apple? Come presidente Uefa, si sente potente come un re e parla come un primo ministro dell’organizzazione delle competizioni”