Il Punto GG – Napoli, Inter e Milan subito pronte. Lazio e Roma in difficoltà

Partenza sprint per il Napoli campione d'Italia, Milan e Inter. Frena la Juventus, steccano Roma e Lazio

Garcia
Garcia - ph: Fornelli

Partenza lanciata per i campioni d’Italia; Inter e Milan non sono da meno

Due partite sono senz’altro poche per poter esprimere giudizi sul campionato che verrà ma i proverbi ed i detti popolari sbagliano raramente e se “il buongiorno si vede dal mattino” è subito chiaro che quello appena iniziato, in attesa degli ultimi colpi di mercato, sarà un torneo avvincente e ricco di sorprese nonché, molto probabilmente ed auspicabilmente più combattuto di quello stravinto e stradominato dal Napoli.

Proprio gli azzurri hanno messo a tacere qualsiasi dubbio in merito al cambio della conduzione tecnica anche perché, complice l’arrivo dei nuovi soltanto in extremis, in campo sta scendendo la stessa formazione dello scorso anno, con Jesus per Kim e Kvaratskhelia a mezzo servizio ma sostituito degnamente da Politano. La lezione tricolore mandata a memoria sembra ancora ben impressa nella mente e nelle gambe degli alfieri partenopei e se Osimhen, lontano dalle lusinghe saudite, continuerà di questo passo i problemi saranno principalmente per gli avversari.

Milan ed Inter hanno superato di slancio i primi impacci che potevano derivare dai massicci interventi operati sul mercato per quanto riguarda i rossoneri e da qualche “colpo a vuoto” in casa nerazzurra. Lautaro, Leao, Giroud e Barella sembrano aver trasmesso ai nuovi arrivati la loro voglia, mista di riscatto e conferma. Tra i nuovi brilla particolarmente l’americano Pulisic, due reti per lui, da subito in grado di assimilare i dettami tattici di Pioli. Per Inzaghi la soddisfazione di una ritrovata solidità difensiva nonostante il cambio contemporaneo dell’intera “batteria” dei portieri.

Allegri può sorridere ma non troppo; Sarri e Mourinho si leccano le ferite

Delle sei squadre indicate come protagoniste da addetti ai lavori e tifosi steccano malamente le due romane mentre la Juventus è in bilico tra una ritrovata serenità. manifestatasi soprattutto nella prima gara con l’Udinese, sfociata anche in una diversa filosofia di gioco maggiormente offensiva e propositiva, e l’ormai atavica difficoltà a realizzare sottoporta quanto prodotto in termine di occasioni come avvenuto nella gara interna contro il Bologna. I felsinei per la verità hanno spesso menato le danze a Torino, e possono pure lamentare un più che sospetto rigore non concesso per un fallo ai danni di Ndoye, costato la sospensione per due mesi all’arbitro Di Bello.

Sta certamente peggio l’ultimo allenatore bianconero scudettato, Sarri, che si ritrova ancora a zero punti in classifica nonostante la Lazio abbia incontrato avversarie certamente alla sua portata. Kamada, ancora fuori condizione, non sarà mai il rimpiazzo testuale di Milinkovic ma al momento fa rimpiangere pure Vecino; Rovella ancora non si vede e Isaksen, certamente un bel talento, dovrà crescere parecchio prima di diventare una valida alternativa agli esterni titolari. Insomma tanto lavoro da fare per il mister con alle viste due gare molto complicate, il respiro già molto affannoso ed un ambiente pronto ad esplodere nei confronti della società, rea di non aver rinforzato adeguatamente la rosa in vista della “stagione Champions”.

Proprio l’ambiente invece, potrebbe dare alla Roma la linfa vitale per riaccendere ambizioni di alta classifica che le due gare iniziali hanno notevolmente stemperato. L’arrivo di Lukaku, il centravanti che mancava a Mourinho, potrebbe davvero consentire ai giallorossi il salto di qualità necessario per affrontare al meglio campionato e coppe. Una registrata al reparto arretrato (e alla porta) sarebbe stata forse altrettanto necessaria, ma non si può avere proprio tutto dalla vita…