Stadio Flaminio, non c’è intesa tra comune e società | La strategia di Lotito

Soluzione perfetta per i biancocelesti

Lotito

I tifosi della Lazio sognano il ritorno al Flaminio

C’è un sogno che dimora nei tifosi della Lazio: poter tornare a riabbracciare il glorioso stadio “Flaminio“. Quel sogno , però, per il momento,  resta chiuso in un cassetto. Del loro cuore, ma anche perchè, sul punto, il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’assessore a grandi eventi, sport, turismo e moda di Roma Alessandro Onorato marciano su due strade differenti non in grado, per ora, di intersecarsi.

Mancanza di intesa sui vincoli

Il patron dei biancocelesti , durante una sua recente intervista, avrebbe lamentato l’insorgere di problemi legati alla mancanza della possibilità di aumentare la capienza dell’impianto, di inserire delle coperture e di irrobustire il capitolo parcheggi e viabilità. E, accantonando il progetto, aveva messo sul tavolo una sorta di carta di riserva di un piano alternativo al Flaminio. Ma, per Onorato, le cose non stanno esattamente in questi termini: “il presidente- esordisce- sa benissimo che l’emendamento “sblocca stadi” del Decreto Semplificazioni fa in modo che determinati vincoli possano essere superati”. Paradigmatica di questa possibilità è la situazione dell'”Artemio Franchi” di Firenze che, aggiunge Onorato, “costruito dal medesimo architetto, presentava le stesse ostilità che si è riusciti a superare con quarant’anni di anticipo”. Insomma, è il refrain di Onorato, se si vuole si può. Quanto al cosiddetto piano B, l’assessore della giunta del sindaco Roberto Gualtieri in Campidoglio cade dalle nuvole: “non ci ha mai parlato di altre aree – se l’obiettivo di Lotito è costruire uno stadio altrove è liberissimo di proporlo”. Ma Onorato lascia una porta aperta: ” se sia tutto finito lo ha detto lui, noi abbiamo aspettato la proposta della Lazio per rispetto della società e dei tifosi”. L’assessore capitolino sa, del resto, che la tifoseria biancazzurra quel sogno se lo coccola per bene. Mattino e sera. E quindi aggiunge: “ci dispiace perchè i tifosi della Lazio avevano creduto nello stadio Flaminio , e noi con loro”. Del resto, in un’intervista di un annetto fa, Onorato non aveva fatto mistero del colore calcistico del suo cuore: “da piccolo andavo in curva Nord, al Flaminio”.  Appunto.