Stadio della Roma, il progetto in mano alla Raggi
E’ stato consegnato in Campidoglio il progetto definitivo dello Stadio della Roma a Tor di Valle. A quanto si apprende, per quanto riguarda il Business Park, è confermata la riduzione delle cubature di oltre il 50%: eliminate quindi le tre torri. Aumenta inoltre l’area destinata al verde pubblico e sono previsti investimenti sulla Roma-Lido. Il progetto andrà in delibera a breve e come riporta un tweet del capogruppo del M5s in Campidoglio Paolo Ferrara, postando una foto della riunione di maggioranza “#Lofamosicuro e sarà uno stadio fatto bene. Siamo in Campidoglio per lavorare con il nuovo progetto. @OfficialASRoma”
#Lofamosicuro e sarà uno stadio fatto bene. Siamo in Campidoglio per lavorare con il nuovo progetto. @OfficialASRoma pic.twitter.com/8Gzq6PkXbz
— Paolo Ferrara M5S (@Paolo__Ferrara) 22 maggio 2017
Il nuovo percorso del progetto
Ma sono diversi i punti da mettere in fila prima di poter dire che le cose vanno per il verso giusto e che la Prima Pietra può essere posata entro il primo semestre del 2018 .Secondo quanto riporta il sito della galassia Gazzanet specializzato in vicende Giallorosse, ForzaRoma.info.
“Proseguono, molto silenziosamente e sotto traccia, i lavori della (nuova e mimetizzata) Conferenza di Servizi preliminare fra Campidoglio e As Roma sul progetto rivisto del nuovo Stadio di Tor di Valle. Come oramai più volte ricordato, il 15 giugno scadono i termini che la Regione Lazio ha fissato per evitare di ricominciare tutto l’iter davvero da capo. In queste settimane, quindi, Comune e club giallorosso stanno dando vita a una vera e propria corsa contro il tempo: l’obiettivo è quello di presentarsi in Regione con la nuova delibera di pubblico interesse approvata e con il nuovo progetto pronto. Mentre, però, lato proponenti giungono costantemente consegne di nuovi materiali, lato Campidoglio il testo della nuova delibera latita”.
“A fine marzo la Giunta Raggi ha adottato una prima delibera con la quale venivano fissati i primi paletti per il nuovo progetto così come decisi dall’accordo di fine febbraio. Poi, un paio di settimane fa, un’altra memoria di Giunta che ha sostanzialmente ribadito questo accordo. Ma della vera e propria nuova delibera di pubblico interesse non c’è traccia”.
Le intenzioni della Raggi
“L’intendimento prevalente in Comune è quello di ritenere questa futura nuova stesura solo un atto «innovativo» di quella di Marino, collocata all’interno di un procedimento già avviato. Per questo (e per risparmiare tempo) l’idea è quella di non dover avere ora un nuovo voto di Commissioni e Municipi su questo testo, ma che sia sufficiente solo la ratifica dell’Aula Giulio Cesare. Con questo iter, infatti, una volta che la nuova delibera fosse portata e adottata in Giunta si tratterebbe poi solo di calendarizzarla e votarla in Consiglio“.
Il nuovo progetto
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il nuovo progetto riprendendo quanto scrive De Cicco su Il Messaggero in edicola stamattina. Spariscono le tre torri ma resta comunque mezzo milione di metri cubi di costruzioni, e saranno accorpate in un unico blocco, una sorta di Corviale bis. Per le opere pubbliche resta salda l’unificazione della via Ostiense con la via del Mare, nel tratto che va dal Raccordo a viale Marconi, cassata invece la biforcazione della metro B ma sarà potenziata la Roma-Lido. Scompare, infine, il ponte carrabile sul Tevere sostituito di fatto dal ponte dei Congressi restano però fermi i collegamenti per ciclisti e pedoni.