Una corsa lunga undici mesi. Una corsa che si concluderà il prossimo 28 maggio a San Siro e che è iniziata lo scorso 30 giugno con le prime tre partite dei turni preliminari. La Champions League, giunta all’edizione numero 61, è ormai una competizione che dura quasi tutto l’anno e che vede coinvolte le migliori squadre del vecchio Continente.
Quest’anno, per la nona volta, l’atto conclusivo si svolgerà in Italia, a Milano: la Scala del calcio ospiterà la finalissima per la quarta volta dopo il 1965, il 1970 ed il 2001. In quelle edizioni trionfarono l’Inter, il Feyenord e il Bayern Monaco: di queste formazioni solo i bavaresi hanno la possibilità di bissare il successo essendo l’unica, tra le tre, a prendere parte alla competizione. I rossi guidati da Pep Guardiola sono una delle favorite, se non la favorita assoluta, per alzare al cielo la Coppa con le orecchie. Negli ultimi sei anni, infatti, i teutonici hanno centrato tre finali, con una vittoria nel 2013, e due semifinali: insomma solo una volta Muller e soci sono finiti fuori tra le prime quattro. I numeri da soli non bastano per vincere la Champions ma nelle prime uscite i ragazzi di Pep Guardiola hanno evidenziato una solidità mentale, fisica e tecnica impressionante. Nonostante sia in attesa dei recuperi di Benatia, Badstuber, Ribery e Goetze, il Bayern non sta accusando flessioni e questo è un avvertimento per tutte le concorrenti.
Attualmente forse solo le due regine di Spagna, Barcellona e Real Madrid, potrebbero contrastare il Pep – Team. I blaugrana, detentori del trofeo, dispongono probabilmente dell’attacco più forte ed imprevedibile del mondo ma non hanno una rosa così qualitativamente ampia come i bavaresi. L’innesto di Arda Turan ed Aleix Vidal, a gennaio, sicuramente aumenterà le quotazioni di Messi e compagni ma l’impressione è che i ragazzi di Luis Enrique dovranno sudare non poco per conservare il titolo conquistato lo scorso 6 giugno a Berlino.
Il Real Madrid, dal canto suo, sta cercando di assimilare i nuovi dettami tattici di Rafa Benitez ma quando si ha a disposizione gente come Cristiano Ronaldo, James Rodriguez, Bale e Benzema, appare evidente come sia molto più semplice risolvere i problemi che si pongono di fronte al proprio cammino. I blancos, usciti in semifinale lo scorso anno contro la Juventus, puntano a migliorarsi ma il feeling che c’era con Carlo Ancelotti ancora non è nato con l’ex tecnico del Napoli: a lungo andare, se le cose non dovessero migliorare, questa situazione potrebbe pesare sugli esiti finali della stagione.
Le compagini inglesi non appaiono, ad oggi, in grado di poter lottare per la vittoria finale: il Chelsea è alle prese con i problemi legati a Mou; l’Arsenal ha esordito con due sconfitte; le due compagini di Manchester, City e United, continuano ad essere una potenza in Premier ma in Europa viaggiano a corrente alternata. Così come non sembra in grado di arrivare fino in fondo il PSG di Ibrahimovic e Cavani.
E le italiane? Juventus e Roma hanno iniziato il cammino in modo diametralmente opposto. Due vittorie su due per Pogba e compagni, contro Manchester City e Siviglia; un pareggio prestigioso, contro il Barcellona, ed una sconfitta rovinosa, contro il Bate Borisov, per i giallorossi. Entrambe, ovviamente, puntano a diventare delle mine vaganti nel corso del torneo ma nessuna delle due appare in grado di poter contrastare le tre grandi favorite. È vero che lo scorso anno la Juventus arrivò in finale eliminando il Real Madrid ma oggi le cose sono molto cambiate e la partenza di tre pezzi cardine come Pirlo, Vidal e Tevez peserà non poco sulla campagna europea dei Campioni d’Italia. La Roma, invece, ha come obiettivo il passaggio del turno ma la sconfitta in Bielorussia ha complicato i piani dei capitolini: la doppia sfida con il Bayer Leverkusen determinerà, probabilmente, il destino continentale dei giallorossi.
Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid lanciano dunque la caccia alla Champions con tutte le altre a rincorrere le tre battistrada. Le inglesi e il PSG sognano il colpaccio ma Juventus e Roma, se dovessero presentarsi a febbraio al top della condizione, puntano a dire la loro. In fondo Milano potrebbe diventare più vicina del previsto…