Le note composte da Tony Britten nel 1992 sono pronte per riecheggiare nei maggiori stadi continentali. Dopo la pausa invernale, la Champions League riapre i battenti con le 16 migliori compagini d’Europa pronte a darsi battaglia con l’intento di alzare la famosa Coppa con le Orecchie il prossimo 28 maggio a San Siro.
A CACCIA DELLA CHAMPIONS
Il top del mondo calcistico è, probabilmente, tutto qui se si escludono, forse, un paio di sorprese uscite fuori dai gironi di qualificazione: la logica avrebbe voluto che Manchester United e Valencia fossero della contesa ma tanto di cappello a Psv Eindhoven e Gent che hanno meritato la qualificazione.
SCOPRIAMO LE PROTAGONISTE
C’è chi arriva al top, chi incerottato, chi con un nuovo tecnico o con nuovi giocatori: tutte e sedici le regine, però, hanno un chiodo fisso, lo stadio di San Siro. Per alcune apparirà un miraggio, per altre una reale possibilità fatto sta che alzare al cielo la Champions League numero 51 è ciò che ogni giocatore o allenatore spera in cuor suo.
Le danze si apriranno al Parco dei Principi di Parigi e al Da Luz di Lisbona. In Francia il PSG di Ibra e Di Maria cercherà di proseguire la sua corsa verso l’Eldorado affrontando un Chelsea che ha salutato lo Special One. I tanti milioni spesi da Nasser Al-Khelaïfi non hanno ancora dato i risultati agognati: vincere in Francia è ormai diventata routine e la speranza è quella di trionfare fuori dai confini nazionali ma probabilmente il sogno di Ibra e soci resterà tale. Come resterà tale quello del Chelsea che sembra essere in una fase di transizione e di confusione, come dimostrano il dodicesimo posto in Champions e la scelta di affidarsi ad un traghettatore come Hiddink. C’è chi si affida alla cabala dalle parti di Stamford Bridge: nel 2012, infatti, i Blues trionfarono proprio dopo aver esonerato Villas-Boas ma stavolta la situazione appare decisamente più complicata.
Proprio lo Special Two sarà protagonista, con il suo Zenit, dell’altro match in programma stasera: i russi tornano a calcare i campi dopo due mesi di inattività e si affidano a Hulk, Danny e l’ex Garay per proseguire nella cavalcata europea. Il Benfica, dal canto suo, non ha trovato grande feeling con il nuovo tecnico Rui Vitoria tant’è che le Aquile lusitane non sono certo tra le favorite né quelle che negli Anni 60 dominavano la scena europea grazie ad Eusebio.
Domani inizieranno i fuochi d’artificio. Con tutto il rispetto per la sfida tra Gent e Wolfsburg, all’Olimpico andrà in scena una delle gare più attese: Roma contro Real Madrid. Entrambe hanno cambiato tecnico, Spalletti per Garcia e Zidane al posto di Rafa Benitez, ma se i giallorossi puntano a ripetere l’impresa del 2008 quando, proprio con l’uomo di Certaldo in panchina, eliminarono i Galacticos, i Blancos puntano a riprendersi lo scettro europeo. Cristiano Ronaldo e soci partono con tutti i favori del pronostico ma i capitolini sognano il clamoroso colpaccio contro una della favorite per la vittoria finale.
La prossima settimana sarà poi la volta delle altre quattro gare. Martedì 23 febbraio sarà un vero e proprio martedì da leoni: Arsenal – Barcellona e Juventus – Bayern Monaco sono due sfide che avrebbero potuto rappresentare, al meglio, l’atto finale del 28 maggio. L’urna di Ginevra ha invece decretato che si incontrassero prima.
I ragazzi di Wenger proveranno a fermare la corazzata catalana che, oggi, sembra non avere rivali al mondo: Messi, Suarez e Neymar stanno distruggendo ogni avversario che si pone loro di fronte. Eppure proprio questa sicurezza potrebbe ritorcersi loro contro: i Gunners sognano ancora di vendicare la finale del 2006 e quale occasione migliore di questa dove partono da vittime sacrificali?
L’altro big match è quello tra i bianconeri di Allegri ed i teutonici di Guardiola. Al momento del sorteggio tutti pensarono ad una sfida a senso unico: tutti tranne il tecnico juventino ed i suoi ragazzi. Oggi i fatti sembrano dar loro ragione. Sebbene le Pep Truppen dispongano ancora di mezzi illimitati, il fatto di scendere a Torino senza centrali di ruolo e con una Juventus che ha riconquistato la testa della Serie A dopo una rincorsa lunghissima, rendono la doppia sfida tra bianconeri e Bayern una delle più equilibrate ed affascinanti. Non crediamo di dire un’eresia affermando che, chi uscirà vincitore da questi due scontri, potrebbe arrivare fino in fondo alla Champions.
Le sfide tra Psv ed Atletico Madrid e quella tra Dinamo Kiev e Manchester City completeranno il quadro degli ottavi di finale: nessuna delle quattro squadre appare attrezzata per centrare la vittoria finale.
Tre spagnole, tre inglesi, due tedesche, due italiane, una olandese, una ucraina, una russa, una portoghese, una francese ed una belga: tra loro si nasconde la regina del 2016, quella che alzerà al cielo la Coppa delle Orecchie e per la quale risuoneranno le note composte da Tony Britten…