Vigilia di Italia-Croazia, il tecnico degli azzurri Luciano Spalletti suona la carica e mostra ottimismo. L’allenatore della nazionale carica l’ambiente e chiede positività e di fidarsi degli azzurri. Di seguito le parole del mister come riportate da mediaset.
LA CONFERENZA DI SPALLETTI
La Croazia dopo la Spagna
“Ci sono gare che fanno diventare la tua storia con la Nazionale piccola o grande. Abbiamo fatto delle scelte perché siamo convinti di avere a che fare con calciatori forti. Quando ho parlato ai ragazzi ho visto la loro voglia di esserci e di partecipare. E questa loro voglia va a tradursi nella disponibilità a giocare gare del genere. Ho visto comportamenti che mi piacciono sotto tanti aspetti. E’ chiaro che la gara con la Spagna non mi è piaciuta. Ne abbiamo parlato e l’abbiamo analizzata. In Nazionale il livello degli avversari è sempre altissimo. Mi aspetto che la gara con la Spagna ci insegni qualcosa”
Il dialogo nello spogliatoio
“Sono molto soddisfatto di quello che vedo nello spogliatoio. C’è un grande gruppo di cui ci si può fidare. I ragazzi partecipano emotivamente all’evento e vogliono dimostrare sempre di essere uniti e disposti ad aiutare il compagno. Hanno l’atteggiamento giusto. Io ho passato qualche situazione così più di loro, ma anche loro hanno le capacità di vivere queste sfide estreme”
L’atteggiamento
“Contro la Spagna abbiamo subito un dolore, ma adesso mi aspetto una reazione. Vogliamo fare la nostra partita, nonostante la Croazia sia più tecnica ed esperta di noi. Ci saranno però anche dei momenti in cui rallentare leggendo bene la gara e fare possesso palla. Qualche volta saremo costretti a difenderci o a restare col blocco squadra basso, cercando poi di ribaltare l’azione in ripartenza. Qualche anno fa si poteva difendere tutta la gara e giocare di rimessa, ma in un calcio moderno è difficile”
Il gruppo
“Mi piace questo gruppo e credo di poter fare delle ottime cose. Ora però dobbiamo essere pronti. Perché sono queste le gare che fanno la differenza”
Cambi in vista?
“Cambieremo qualche attitudine di squadra. Avremo bisogno di più certezze di continuità di gioco e di resilienza dentro la partita. Cercheremo di avere meno bellezza, ma più sostanza per non rischiare di finire in mano alla loro qualità. Poi è chiaro che la gara la vogliamo fare ugualmente a metà campo e non davanti alla nostra area di rigore perché è sempre rischioso. Loro hanno tiratori e sanno giocare con qualità scegliendo le giuste posizioni da assumere. Vogliamo essere attenti e quadrati, ma tenere anche la palla”
Sorpresa El Shaarawy?
“E’ possibile tutto perché ho portato apposta questi giocatori, però le punte esterne che saltano l’uomo che sono bravi a fare l’uno contro uno devono essere messe in condizione di giocare la partita che loro vogliono. Va fatto un gioco di squadra che ti consenta di giocare nella loro metà campo. Bisogna avere ordine ed equilibrio in campo. Dipende dal livello di calcio che siamo nelle condizioni di giocare. C’è sempre un ragionamento completo da fare”