Intervistato durante il programma “Cinque minuti” da Bruno Vespa, Luciano Spalletti è tornato a parlare di Francesco Totti e non solo.
Spalletti: “Io deve essere onesto e leale”
“Se ho un brutto carattere? Magari qualcuno dice così ma a me non risulta. E poi l’unica autorizzata a dirlo è mia moglie Tamara e lei dice che è buono, altrimenti non avrebbe resistito tutti questi anni al mio fianco. Per quanto mi riguarda c’è un calcio dentro e un calcio fuori, da dentro non mi risulta tutta questa cattiveria, anche perché io sono stato 5 anni all’Empoli, 5 anni all’Udinese, 7 anni alla Roma, 5 anni allo Zenit di San Pietroburgo: se avessi tutto questo cattivo carattere non sarei potuto stare. Certo, carattere è anche spina dorsale”. Queste le parole del ct della Nazionale Italiana.
“Io devo essere onesto, leale, nel mio lavoro cerco sempre di difendere il club e i risultati della squadra – continua commentando anche la sua seconda esperienza in giallorosso, compreso l’addio al calcio di Totti -. Non avrei fatto il record di punti nella storia della Roma se non mi fossi comportato bene con Francesco quell’anno, anche perché c’era anche uno spogliatoio di cui lui era il capitano. Sono stato poi felice che sia arrivato questo abbraccio, è stata una cosa bellissima, ora lo risentirò spesso”.