Spalletti: “La Nazionale è il punto più alto. Abbiamo calciatori forti, dobbiamo diventare squadra”

Le parole del CT azzurro.

LUCIANO SPALLETTI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Spalletti: “Lo stimolo è fare ciò che tutti si aspettano”

Il commissario tecnico della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti, intervenuto a margine di un evento tenutosi a Jesi, in Abruzzo, ha parlato degli Europei. Di seguito le sue parole:

Mancini ha fatto un ottimo lavoro e noi dobbiamo ereditare questo lavoro e sarà uno stimolo a fare meglio e a fare ciò che tutti si aspettano. Noi dobbiamo farci trovare pronti per questa competizione importantissima, c’è entusiasmo in Italia e grande partecipazione da parte dei tifosi nel volerci aiutare e noi siamo felici di portare questo sentimento in campo. Noi aspiriamo al nostro ritorno a farci dire dagli italiani ‘siamo orgogliosi di voi'”. 

“Dal mio punto di vista abbiamo fatto tante cose buone guardando alle squadre italiane, dobbiamo fare i complimenti al Bologna, all’Atalanta, alla Roma, l’Inter ha fatto vedere grandi qualità, ne portiamo un blocco squadra, abbiamo visto un buon calcio anche in B, sono dispiaciuto della retrocessione del Frosinone che ha fatto un buonissimo calcio. Anche Empoli e Udinese meritano di stare ai massimi livelli. A volte il calcio ti penalizza non avendo meritato certe difficoltà”.

“Scamacca? Non sono sorpreso, io l’ho fatto giocare contro l’Ucraina e l’Inghilterra, la sua crescita è quello che deve fare, è uno dei tre attaccanti della Nazionale, bisogna restituire il dono di poter vestire questa maglia, lui sarà importantissimo e ringrazio Gasperini per il lavoro fatto con lui. L’emozione di guidare la squadra all’Europeo? Io mi commuovo facilmente ora che ho una certa età, la Nazionale è il punto più alto della mia carriera, è come vivere in Paradiso, come ho già detto proverò a dare il meglio di me, non so se sarà sufficiente. Abbiamo calciatori forti a disposizione, dobbiamo farli diventare squadra e se ci riusciamo possiamo giocare alla pari con tutti, anche con quelli che ora sembrano superiori, abbiamo una storia a cui fare riferimento”.