Spalletti: “In 8 Partite ci giochiamo tutto il Futuro”

Chievo-Roma

Le parole di Spalletti alla vigilia di Bologna-Roma

Siamo usciti da due competizioni a cui tenevamo ora c’è il traguardo più importante di tutti che è la classifica del campionato, ora la cosa più importante è caricare quella situazione qui. Il campionato è fatto di momenti come la stagione“. Sono le parole del tecnico della Roma, Luciano Spalletti, alla vigilia della trasferta della squadra giallorossa a Bologna.

“I nostri obiettivi sono ancora molti perché ci sono otto partite che possono determinare il futuro del nostro club, e il lavoro futuro della squadra. In queste otto partite ci giochiamo moltissimo, ci giochiamo la possibilità di avere un futuro importante“, ha sottolineato Spalletti che facendo un passo indietro sulla sfida di Coppa Italia, ha aggiunto: “non conosco le dinamiche e i conti dei nostri avversari, loro sono stati bravi a portare a casa questa qualificazione, noi lavoriamo meglio per quelli che sono i nostri obbiettivi“.

Spalletti sul Derby”troppa voglia di ribaltare la situazione”

Poi sulla partita con la Lazio, ha spiegato: “la prima cosa che avevamo messo a fuoco era di non prendere gol fino al 30′ del secondo tempo, e di giocare con equilibrio. Sarebbe stato difficile, prendendo gol recuperare, e non ce l’abbaimo fatta per la troppa voglia di ribaltare la situazione. Questo ci ha fatto perdere un po’ di equilibrio. Io ho cercato di provocare la massima reazione nella squadra parlando di ossessione, ma forse avrei dovuto caricare ancora di più queste partite“.

L’allenatore della Roma si prende poi alcune colpe sulla gestione dei giocatori, essendo stata la Roma quella ad aver utilizzato meno calciatori, 22. “E’ dipeso soprattutto da scelte mie. I giocatori c’erano, se vogliamo andare a fare dei confronti tra una gara di campionato e la Coppa, la Juve ha cambiato 8 giocatori e ha fatto due bellissime partite, a quel livello lì magari no, ma noi avevamo la rosa apposto per giocare le nostre competizioni“.

Ci sono capitate partite di un certo livello tutte insieme e in quel momento devi fare delle scelte, la squadra ha fatto spesso bene, è vero che ha sbagliato un paio di partite fondamentali, ci disturbano quelle partite, ma sono partite singole, nel lungo tratto è difficile trovare un periodo in cui ha fatto male -ha aggiunto Spalletti-, ha sbagliato degli episodi, delle partite, dei risultati, e quando devi scegliere cerchi sempre una connessione con quello che è avvenuto precedentemente. Siamo usciti dalla Coppa Italia ma veniamo da cinque partite vinte, ma siccome ci sono dei momenti che diventano cruciali, probabilmente l’allenatore lì ha sbagliato le scelte“.

Spalletti e il gap con la Juventus

Nei 18 mesi da allenatore a Roma però Spalletti trova molti punti positivi come quello di aver ridotto il gap con la Juventus. “Sono un gruppo di professionisti seri e hanno portato a casa tantissimi risultati. Nei 18 mesi di lavoro abbiamo fatto dei punti importanti rispetto alle altre squadre. Nel calcio esiste solo il fatto di imporre la vittoria è si è felici sono se si vince. L’allenatore deve stare dentro a questa cosa, però bisogna parlare chiaro ai tifosi. C’è bisogno di un lavoro e di un programma per contendere i titoli alla Juventus. Loro hanno un vantaggio, punto e basta. Dobbiamo essere bravi a programmare e diminuire il distacco da loro. Mi sembra che in questi 18 mesi il gap sia diminuito“.

Il tecnico giallorosso ha parlato poi di alcuni giocatori come i due portieri, Gerson e De Rossi. “Szczesny sempre titolare in campionato? E’ sempre stato così, lui e Alisson sono due che si confrontano e che possono ambire, sono tutti e due forti, la gerarchia nelle due competizioni esiste se c’è qualità assoluta e sono entrambi in grande condizione, se uno cala di condizione l’altro gli può prendere il posto e poteva avvenire in qualunque competizione. Tutti e due si allenano bene. Hanno fatto valere tutta la loro qualità ma questo confronto continuerà“.

Spalletti ha poi parlato delle condizioni di De Rossi. “La schiena è migliorata, si è allenato meglio, oggi è un allenamento importante se le risposte continuano ad essere positive si può prendere in considerazione per giocare. Gerson? Ci sono state delle partite dove avrebbero potuto mettere in difficoltà. Avendolo fatto giocare poco non sai mai quale può essere la risposta, gli allenamenti con partite cosi ravvicinate non hanno grande valenza, non riesci a vedere che la condizione di uno che gioca poco è superiore. La sostanza degli allenamenti diminuisce e fai difficoltà a renderti conto che possa essere rutilizzato, probabilmente ho sbagliato io qualcosa, se uno lo fai giocare poco dipende da una gestione collettiva e di squadra, a lui ho tolto qualcosa ma non perché non lo meritasse ma perché gli altri in quel momento mi sembrava stessero meglio. Su Gerson alla fine del campionato andrà fatto un ragionamento approfondito e la società lo sa“.