L’analisi del tecnico giallorosso nel post partita di Udine
La Roma consolida il secondo posto in classifica battendo l’Udinese grazie a un bellissimo gol di Nainggolan, alla Dacia Arena. È la seconda vittoria consecutiva in trasferta, dopo quella di Genova contro i rossoblu sempre per 1-0.
Il gol del vantaggio arriva al 12′ grazie a un gran destro al volo del centrocampista nazionale belga.
Un risultato importante, che poteva essere addirittura più largo, sebbene anche l’Udinese abbia avuto le sue chances di pareggiare. La Roma infatti ha avuto più di un’occasione per raddoppiare, nessuna andata a buon fine, ma la più grande sicuramente è stata quella del rigore concesso al 16′ e non trasformato da Dzeko.
A fine gara Luciano Spalletti ha analizzato la partita, e ai microfoni di Premium Sport ha detto: “Diventa fondamentale avere continuità di atteggiamento durante la gara. Se ti capitano due tre occasioni e le sbagli tutte poi gli avversari vengono incoraggiati a fare qualcosa di più, e naturalmente cambiano un po’ gli equilibri. Quello che bisogna analizzare sono i momenti nel secondo tempo dove si doveva gestire la palla e invece si è affrettata un po’ la giocata. E invece potevamo creare ulteriori difficoltà alla loro riconquista perchè loro avevano tanti attaccanti in campo.”
Il tecnico è comunque soddisfatto per la vittoria. “I giocatori sono stati tosti anche oggi, come a Genova, hanno cominciato facendo vedere di voler portare a casa il risultato con forza. Nel secondo tempo non abbiamo ragionato da squadra matura. La vittoria è comunque una grande vittoria perchè avviene in campo avverso contro una grande squadra.”
Sulle prestazioni dei giocatori scesi in campo.”Non mi piace esaltare questo o quello, sì Strootman, ma grande Fazio, grande Jesus, grande Szczesny, Emerson e Peres hanno fatto bene la fascia con continuità. Ma in generale tutta la squadra ha giocato bene a grandi tratti, bisogna solo ragionare più da squadra matura in alcuni momenti“.
Su Dzeko “Io so che giocatore è Dzeko. Ogni tanto è un giocatore molle. Io glielo dico“. Più cattiveria dal centravanti bosniaco, dunque e più maturità dalla squadra stessa, questa è la ricetta di Spalletti.