Queste le parole di Luciano Spalletti ai microfoni di Canale 5 dopo la partita con il Milan: “Facciamo i complimenti al Milan per questa qualificazione, vanno fatti perché ha giocato due partite riuscendo a capitalizzare il massimo e questo è sintomo di squadra matura, di calciatori che sanno scegliere i momenti: quando pigiare sull’acceleratore e quando bisogna difendersi con tutta la squadra. Però voglio fare i complimenti anche ai miei. Abbiamo condotto una Champions di grandissimo livello e anche stasera abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo pagato un po’ di ingenuità, di inesperienza nel leggere i momenti della partita. Ci siamo arrivati con diversi giocatori col fiato un po’ corto, a cominciare da Osimhen che veniva da venti giorni fermo”.
Può essersi spezzato qualcosa dopo queste tre partite col Milan?
“Sia all’andata che al ritorno abbiamo fatto noi la partita. Loro hanno sbagliato un calcio di rigore, che però si può evitare, così come il gol perché eravamo in completo equilibrio. Non siamo stati bravi dentro l’area di rigore a fare come hanno fatto loro l’unica volta che sono venuti dentro. Eravamo in piena condizione, sia mentale che fisica, poi dopo quella pausa abbiamo trovato calciatori non in condizione e forzare anche la presenza qualche volta. La vittoria in campionato contro il Torino aveva fatto credere che il campionato fosse una formalità. Durante queste due partite abbiamo fatto tutto totalmente diverso”.
Come valuta l’arbitraggio di Marciniak dopo le contestazione a Kovacs nel match d’andata?
“Non l’ho contestato io, l’avete contestato voi. Ci siamo trovati tutti d’accordo eccetto quelli che hanno la maglia del Milan, anche quelli che la indossano accanto a voi in tv. Stasera c’è un rigore netto su Lozano al 37′, nettissimo, gli gira proprio la caviglia. Si vede benissimo dai replay. Rischia di storcergli la caviglia. E’ un rigore che non si può non vedere. E’ rigorissimo per noi”.
Milan molto basso: dovevate crossare di più?
“Abbiamo battuto 16 calci d’angolo, i cross si sono fatti, ma abbiamo preso pochi palloni. Guidare lungo la linea dell’area ti dà sempre la possibilità di fare un passante sul secondo palo, c’è sempre la possibilità di servire e fare uomo contro uomo perché il terzino opposto viene sempre a stringere in area. Kvara si è trovato venti volte in uno contro uno, Calabria è stato molto bravo, ma a volte ha creato qualcosa di importante come a inizio ripresa quando poi calcia fuori”.