Spalletti: “Il miglior modo per arrivare al derby è battere l’Empoli”

Chievo-Roma

I passi fondamentali della conferenza stampa di Spalletti

Giocare Roma-Empoli con il rischio di essere già con la testa al derby di Coppa Italia? Per me non esiste. Anche perché cambierebbe quella partita in base al risultato con l’Empoli. Tutte le attenzioni vanno a domani“, parola di Luciano Spalletti.

E’ questo il nodo fondamentale della conferenza stampa del tecnico giallorosso alla vigilia del match con l’Empoli di Martusciello.  Per quanto riguarda il campo c’è ancora da chiarire chi giocherà dopo le fatiche per molti giocatori reduci dagli impegni con le rispettive nazionali. “Sono tornati tutti molto bene tranne De Rossi che ha questo ematoma alla schiena ma il fatto che non ci siano complicazioni è fondamentale, dovremo valutarlo di volta in volta, oggi cammina già meglio ma domani difficilmente sarà disposizione“.

Possibile alternativa a Nainggolan che ha sulle gambe i 180 minuti giocati col Belgio, il francese Grenier. “Ha avuto la settimana scorsa un problema al ginocchio, è stato fermo durante le Nazionali ed ha fatto un allenamento prettamente atletico. Lo rivedo in questi giorni, lo valuterò e sarà preso in considerazione“.

Spalletti e Monchi

Sulle voci di un probabile arrivo come direttore sportivo della Roma dello spagnolo Monchi, che proprio oggi ha dichiarato: “Non ho firmato ancora niente con nessuno, anche se è vero che la Roma è la squadra che ha mostrato maggior interesse verso di me, è il club che si è interessato con più forza“, il tecnico di Certaldo chiarisce: “La priorità è la partita contro l’Empoli, niente deviazioni, dritti verso la partita di domani. Non so nulla, non ne ho parlato con la società. Si deve avere rispetto per chi ha lavorato bene, ho avuto due direttori sportivi come Sabatini, di cui ho già parlato, e Massara, che è altrettanto di qualità. È una persona squisita, ha una qualità di intendersi di calciatori e di calcio che secondo me a disperderla sarà qualcosa che manca. Di Monchi ho sentito parlare, mi dicono che è un grande professionista“.

Spalletti e il futuro

Ha fatto molto discutere la cena con Pallotta. “Abbiamo parlato di futuro, è stata l`occasione di poter esprimere il mio pensiero che vi ho sempre detto. Quello che mi ha detto lui dovete chiederlo a lui, io non sono uno spione“.

Vedrà Napoli-Juve ma “non gufo nessuno. Sarà una partita bella, specialmente con un San Paolo gremito. Ci sono grandissimi allenatori e grandissimi giocatori da cui si possono prendere spunti. Anzi, se posso vado a vederla“.

Con la Lazio tornerà la curva “ed io mi girerò verso di loro perché mi è mancata. Spero di non leggere offese quando ho fatto riferimenti alla curva, spero di essere più chiaro possibile” e, chiarezza per chiarezza: “Io se non vinco non rimango. L’ho sempre detto da due anni, poi intorno ci puoi mettere quello che vuoi. Il mio discorso è quello“.

Ed alla domanda sul piazzamento finale della Roma mette un punto, forse decisivo sulla sua permanenza nella Capitale: “Il secondo posto sarebbe un fallimento in base ai risultati o solo perché la piazza di Roma lo decide? Le grandi firme racconteranno quello che gli sembra più giusto raccontare“.

Baldini? E’ un modo di deviare l’attenzione dalla squadra a cui non partecipo. L’organigramma della squadra spetta a Pallotta. A me interessa la partita di domani“, conclude il mister.