ESCLUSIVA – Intervista a Simona Recagno
Simona Recagno si racconta in esclusiva per SportPaper. Per lei l’attività in campo e quella extra sono strettamente collegate: “Ho intrapreso il percorso di massoterapia per poi proseguirlo con quello di osteopatia” racconta.
“Adesso sto per laurearmi in Scienze Motorie. Quando ho scelto cosa studiare ho pensato a quale fosse la mia passione e dove sarei voluta arrivare” spiega ancora. Prima di rivelare i suoi pazienti “tipo”: “Ho a che fare con molti sportivi ma, anche per ovvi motivi, tratto sopratutto calciatori”.
La vita in campo…
La stagione calcistica è stata nuovamente caratterizzata dai tanti stop – e dalle poche ripartenza – e, quella dell’AC Vittuone, squadra in cui milita Simona Recagno non fa eccezione: “Siamo state costrette a fermarci ad ottobre, dopo appena 3 partite di campionato”.
E, da quella pausa poi non si è più ripreso: “Il campionato è stato annullato” racconta ancora prima di soffermarsi su quelli che sarebbero stati gli obiettivi personali, ma non solo: “Volevo ritrovare il divertimento di giocare a calcio e riprendere un po’ di fiducia in me stessa. Con la squadra poi volevamo puntare alle zone alte della classifica sognando la promozione in serie C”.
Nella delusione per un finale di campionato arrivata troppo presto c’è anche tanta consapevolezza che riguarda soprattutto la situazione sanitaria del paese: “Mi dispiace perché a Vittuone mi trovo bene. Mi manca la partita e tutte le ritualità della domenica ma ci sono cose, come la salute di noi ragazze e non solo che vengono prima del pallone”.
… E extra campo
Continua intanto il processo di avvicinamento verso il riconoscimento dello status di professionista anche per le calciatrici: “Conciliare studio e lavoro non è mai stato facile ma nemmeno è mai stato un problema” spiega Simona Recagno che poi aggiunge: “Ovviamente bisogna fare delle scelte e qualche sacrificio ma posso dire che, per quanto mi riguarda, tutto è stato ampiamente ripagato”.
Con il blocco del campionato tutte le sue attenzioni sono concentrate nella sua attività lavorativa e, a tal proposito, arrivano alcuni preziosi consigli per tutti quelli che stanno affrontando un percorso di recupero dopo un infortunio e non vedono l’ora di tornare a giocare.
“L’errore principale da non commettere assolutamente è quello di avere fretta, accelerare un rientro può essere peggio dell’infortunio stesso, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente” sottolinea Simona Recagno.
Poi aggiunge: “Affidatevi sempre a professionisti del settore che possano seguirvi per tutto l’iter riabilitativo. E, credetemi un atleta che rientra in campo dopo un infortunio è una soddisfazione anche per noi terapisti!”.
Non c’è solo il lavoro a collegarla al campo ma anche altri progetti e collaborazioni: “Ho conosciuto l’agenzia Music Sport Production e sono subito rimasta entusiasta. Sono competenti, disponibili e con una soluzione a tutto. Insieme abbiamo molti progetti in cantiere, tutto ovviamente covid-19 permettendo. Adesso stiamo portando avanti una raccolta alimentare solidale che si chiamai #MilanoperMilano. È aperta a tutti e l’idea è quella dir accogliere generi alimentari non deperibili che saranno donati all’associazione Pane Quotidiano che opera nel capoluogo lombardo”.