Sesko: “Juve fortissima sia in difesa che in attacco. Milan? Ho scelto di prolungare con il Lispia”

Il centravanti sloveno accende la sfida con la Juve di Champions League

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LA DELUSIONE DELLA JUVENTUS A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’attaccante del Lipsia, Benjamin Sesko, ha parlato di mercato e della prossima sfida contro la Juve ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Sesko: “Al Lipsia ti danno la possibilità di sbagliare per crescere”

Come procede la tua esperienza al Lipsia?

“Qua, così come a Salisburgo, ho tanto spazio e tempo di sbagliare. Quando sono arrivato a Salisburgo avevo 16 anni e il passo fu gigantesco, sia come calciatore, sia come uomo. Per la prima volta ero lontano da casa, in un Paese nuovo, con un’altra cultura, nel quale si parla ovviamente una lingua diversa. Non potevo far altro che adattarmi e l’ho dovuto fare anche calcisticamente, ma è stata un’esperienza importantissima, che mi ha formato per il Lipsia”.

Come si batte questa Juve?

Ogni gara è uno stimolo, ma la Juve e il calcio italiano in particolare sono famosi per la grande solidità difensiva. In quello i bianconeri sono fortissimi, perfino impressionanti, ma hanno anche tanta qualità e imprevedibilità in attacco. Noi però abbiamo le idee chiare, sappiamo come far male. Da sempre il calcio italiano è uno dei migliori in Europa. In campo internazionale i vostri giocatori hanno grande esperienza, per questo le partite con Juve e Inter per noi sono particolarmente stimolanti. Noi però vogliamo fare bene”.

È vero che il Milan ti ha cercato in estate?

Non commento le voci di mercato. A Lipsia sto bene e per questo ho recentemente prolungato il contratto. Voglio ottenere ancora grandi cose qui, il Lipsia vuole crescere molto e io voglio accompagnare la squadra in questo percorso così intrigante”.

Molti addetti ai lavori ti definiscono il nuovo Lewandowski.

Non mi piace paragonarmi agli altri, io sono Benjamin Sesko, ho il mio stile. Ma posso e voglio crescere ancora molto. Prometto che segnerò più dell’anno scorso, perché sto crescendo e quindi devo rendere di più, arrivando a livelli sempre più alti. Nel calcio moderno serve tutto. Prima forse bastava eccellere in un aspetto. Oggi però bisogna essere completi se si vuole stare a questi livelli. La velocità di corsa è importante, ma lo è anche di più quella di pensiero. Il calcio è talmente rapido che bisogna leggere le azioni immediatamente per poter sfruttare pure il fisico”.