Serie A, Playoff e Playout in Sardegna
Serie A Playoff Playout | Sono giorni di confronti continui e riunioni a distanza nei quali si rincorrono ipotesi, possibili rimedi, scenari. Ma di certezze, al momento, ce ne sono ben poche. Se sul terreno di gioco il calcio, come gran parte del Paese, continua ad avere le serrande abbassate causa pandemia, dietro le scrivanie, seppur da remoto, vertici e rappresentanti dei club continuano a lavorare a ritmi intensi. Il nodo principale resta la fatidica data di ripresa dei campionati, perché la volontà resta sempre quella: chiudere la stagione e possibilmente senza ricorrere a format alternativi, per provare a contenere il più possibili le perdite che già si preannunciano da brividi secondo gli studi delle Leghe. Ecco tutti gli scenari che il Presidente della FIGC Gravina metterà oggi sul tavolo della riunione informale con la Lega Calcio Serie A per definire lo scenario.
Le ipotesi che Gravina sottoporrà alla Lega Calcio
IPOTESI A: Partendo dall’assunto che per concludere la stagione mancano ben 124 partite è decisamente impensabile finire tutto entro il 30 giugno 2020. L’ultima ipotesi per accedere a questo scenario prevede la ripresa degli allenamenti entro fine aprile, il ritorno in campo per il 20 maggio e la conclusione a metà luglio. Uno scenario alternativo, ma nello stesso crinale, prevede la ripresa degli allenamenti a fine maggio, ritorno in campo il 17 giugno e chiusura della stagione a Ferragosto.
IPOTESI B: Se lo scenario prevalente dovesse risultare impraticabile per concludere la Serie A l’idea è quella di prevedere una formula assai snella di playoff e playout (coinvolgendo sei o otto squadre a lottare per lo scudetto e sei per non retrocedere) da effettuarsi in un paio di settimane. Per evitare il rischio di contagi l’idea sarebbe quella di giocare tutto in un campo neutro. La Sardegna sarebbe la meta scelta.
Da segnalare che la Lega Calcio Serie A ha messo in agenda anche una serie di proposte operative per far ripartire il calcio, che ricordiamo è tra le cinque principali industrie del Paese. Legge per costruire nuovi stadi senza intoppi burocratici, nuova legge sui diritti tv, crediti agevolati con le banche, sgravi fiscali mirati e revisione del Decreto Dignità per sbloccare il fronte scommesse.