I tifosi, parafrasando un vecchio film sono sull’orlo di una crisi di nervi, dopo le dimissioni di Gattuso tutto e’ cambiato a Pisa, la pace non regna piu’ sulla citta’ della Torre. Ma riavvolgiamo la pellicola e torniamo a quel maledetto 31 Luglio dove l’ormai ex allenatore Gattuso si e’ dimesso con un comunicato che recitava sostanzialmente che vi erano grosse difficolta’ societarie. Dimissioni accettate dalla Presidenza neroazzurra, che fino ad oggi non e’ riuscita o non ha voluto prendere un nuovo tecnico, per cui la squadra e’ stata affidata all’allenatore della Pirmavera Colonnello. Il Presidente Sig. Petroni risulta ad oggi ancora agli arresti domiciliari, ed il solo comunicato ufficiale uscito poco tempo fa, dice che a breve ci sara’ una rinunione dove verranno nominati nuovi consiglieri ed entreranno nuovi soci (Italpol).
Ma nonostante cio’ i tifosi sono in rivolta, vogliono solo Gattuso al comando, che nel frattempo ha contattato una cordata che sembra essere intenzionata all’acquisto del Pisa capitanata da Pablo Dana che e’ a capo di un fondo investimento del Dubai. Numerose iniziative stanno prendendo piede tra i tifosi, tra cui una colletta come era gia’ stato fatto in passato per pagare la differenza tra i cinque milioni offerti per acquistare la societa’ e la richiesta di Petroni che e’ di 8 milioni, si sono offerti di accompagnare la squadra oggi a brescia per disputare il match di Coppa Italia, ma soprattutto vogliono che tutto cio’ sia noto a livello nazionale.
Ultimo punto, ma non meno importante e’ la questione Stadio, i lavori che sarebbero dovuti iniziare da tempo non sono mai partiti, la Lega tramite il Presidente Abodi ha affermato che i neroazzurri non potranno gocare piu’ di due gare lontane dall’Arena. Alcuni giocatori della rosa, inoltre, hanno comunicato di voler rescindere il contratto, il primo e’ stato Scogniamiglio che si e’ gia’ accasato al Novara, mentre per Merkel e’ solo questione di ore, ma anche Ujkani e Longhi stanno pensando di andarsene. La prossima settimana sara’ quella decisiva per le sorti del club, ma bisogna fare in fretta per non ripetere i recenti fallimenti.