Serie A, top e flop della stagione appena conclusa

Mourinho
JOSE' MOURINHO RINGRAZIA I TIFOSI DELLA CURVA SUD ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Mancano soltanto due verdetti alla chiusura ufficiale della stagione calcistica 22-23: la terza squadra che retrocederà in serie B, facendo compagnia a Samp e Cremonese, e quello ben più importante, non ce ne vogliano i tifosi di Spezia e Verona, che decreterà la formazione Campione d’Europa tra Manchester City ed Inter. E visto che anche le scuole stanno ormai serrando i battenti dividendo gli studenti tra promossi e bocciati, noi non potevamo esimerci dal fare lo stesso.

NAPOLI – 9,5
Il voto finale può sembrare perfino ingeneroso ma leggetelo come fosse un 10 meno.
In effetti a fronte di una cavalcata irrefrenabile in campionato, peraltro con risultati corroborati spesso da un gioco di altissima qualità, i partenopei hanno profondamente deluso in Coppa Italia, cadendo in casa con la Cremonese sia pure ai rigori, ed in Champions hanno ceduto il passo al Milan, vera bestia (rosso)nera stagionale, proprio quando la strada per la finale sembrava più agevole oltre che meritata, spezzando così il sogno di una ancora più storica doppietta.
TOP – Osimhen; una forza della natura che spacca in due le partite. Migliorato anche dal punto di vista tattico grazie alla disciplina impostagli da Spalletti
FLOP – In una stagione come quella appena trascorsa non ce la sentiamo di indicare un bocciato tra le fila degli azzurri
RIVELAZIONE – Kvaratskhelia; aveva il compito non proprio semplice di sostituire Insigne, capitano amato-odiato ma pur sempre una delle certezze assodate della formazione partenopea; il georgiano, che in pochissimi conoscevano, ha fatto molto di più. Irrefrenabile nella prima parte della stagione quando la sua diversità, che lo porta a sfidare sempre in prima persona l’avversario diretto in un calcio sempre più omologato alla banale coralità, spiazza clamorosamente ogni avversario.
DELUSIONE – Spalletti e De Laurentiis ma solo per il triste epilogo di un film per entrambi esaltante.

LAZIO – 8
In considerazione delle previsioni della vigilia è la squadra che in campionato ha stupito di più insieme al Napoli. A tratti ha mostrato manovre di gioco eccellenti irrobustendo oltretutto la tenuta del reparto arretrato, vero tallone d’Achille nelle scorse stagioni. La rosa non profondissima ha portato però Sarri a compiere una scelta netta sacrificando un percorso europeo nemmeno vicino alla sufficienza. In Coppa Italia brucia l’eliminazione subita ad opera di una Juventus mai alla portata come quest’anno.
TOP – Provedel; miglior portiere del campionato, 21 volte imbattuto. Lo prendiamo a simbolo di un reparto granitico che ha di fatto segnato la discontinuità più rilevante e decisiva con il passato.
FLOP – Marcos Antonio; il ruolo, il fisico, le circostanze: tutto contro di lui che ha lasciato soltanto intravedere di poter essere un giocatore importante.
RIVELAZIONE – Zaccagni; imprendibile. Va in doppia cifra caricandosi spesso sulle spalle il peso dell’attacco orfano del miglior Immobile. Qualcuno avvisi Roberto Mancini, grazie.
DELUSIONE – Lazzari; inizia bene ma progressivamente perde la fiducia del tecnico in quanto meno funzionale di altri al suo gioco.

INTER – 7,5 (10)
Scriviamo alla vigilia della finalissima di Champions, perciò il voto tra parentesi è quello che assegneremmo alla compagine di Simone Inzaghi qualora domani sera trionfasse ad Istanbul.
Perché si può disquisire all’infinito sulla qualità del gioco, sull’impegno, sull’importanza di arrivare a disputare certe sfide, ma poi nel calcio contano, e tanto, soprattutto i risultati ed il fallimento dell’Inter in campionato è sotto gli occhi di tutti, come l’aver accumulato ben 12 sconfitte sta a testimoniare al di sopra di qualsiasi attenuante. Applausi ovviamente per i successi in Coppa Italia e Supercoppa italiana per una doppietta che però lascerebbe comunque l’amaro in bocca qualora non arrivasse il trofeo più ambito.
TOP – Lautaro Martinez; Bomber con la lettera maiuscola. Ormai maturo per determinare anche nelle circostanze in cui ha iniziato dalla panchina.
FLOP – Lukaku; nonostante l’ottimo finale di stagione, in cui si è rivisto sui suoi livelli, è mancato nella fase cruciale della stagione quando la squadra avrebbe avuto bisogno di lui per restare nella scia del Napoli.
RIVELAZIONE – Dimarco; potremmo mettere anche Darmian o Acerbi, il risultato bìnon cambierebbe: la forza del gregario al servizio della squadra che di tanto in tanto diventa protagonista con gol ed assist.
DELUSIONE – Skriniar; infortunio a parte non mostra mai il meglio di se, restando prigioniero di una mancata partenza evidentemente soltanto rimandata.

MILAN – 6
Non onora al meglio il triangolino tricolore esposto sulla maglia; mai competitiva in campionato, subisce lo smacco dell’eliminazione in semifinale di Champions League dalla rivale cittadina, mentre in Coppa Italia va fuori a domicilio ad opera del Torino. Pochi i lampi della squadra tutta sostanza e carattere vista nella scorsa stagione.
TOP – Maignan; conferma la sua classe ed il suo peso. Durante il suo infortunio il Milan perde contatto col campionato. Decisivo.
FLOP – De Ketelaere; è giovane ed avrà tutto il tempo per mostrare le sue qualità per ora rimaste totalmente in ombra.
RIVELAZIONE – Giroud; sembra un paradosso indicare un ex campione del Mondo, ultratrentenne, tra le rivelazioni ma crediamo nessuno si aspettasse da lui un rendimento così alto e cifre così importanti in termini di reti.
DELUSIONE – Ibrahimovic; per la sua ultima stagione si sperava in qualcosa di meglio, invece gli infortuni lo piegano fino alla resa.

ATALANTA – 6,5
Lontana dai picchi di gioco e solidità manifestati nelle migliori annate, la squadra di Gasperini riesce comunque a rientrare in Europa portando pure alla ribalta il consueto gruppetto di nuove stelline.
TOP – Lookman; con 13 reti è il bomber della squadra. Al pari di Hojlund è in grado di mettere sottosopra le difese avversarie. Potrebbe essere il grande colpo, in uscita, del prossimo mercato.
FLOP – Zapata; gli infortuni sono un valido alibi, ma certi errori sotto porta non sono da lui.
RIVELAZIONE –Ce ne sarebbero diversi. Indichiamo Koopmeiners perché l’olandese stupisce anche in fase realizzativa.
DELUSIONE – Muriel; leggasi alla voce “Zapata”.

ROMA – 6
Mourinho ha cercato di bissare la stagione passata puntando tutto sull’Europa League. Il verdetto però è stato diverso ed influisce pesantemente sul giudizio finale nei confronti dei giallorossi. Il settimo posto conclusivo (sul campo) le varrebbe il non proprio esaltante ritorno in Conference a fronte di previsioni che la accreditavano di piazzamenti ben più prestigiosi. Fortemente negativa l’espressione del (non) gioco oltre ad un’eccessiva e non sempre giustificata tendenza alla protesta. Inspiegabile il crollo in Coppa Italia con la Cremonese quando il percorso per la finale appariva ormai senza ostacoli di particolare rilievo.
TOP – Dybala; è la fantasia, la gioia, la speranza di tutto il popolo romanista che si aggrappa a lui ogni qualvolta mette piede sul terreno di gioco. Il fisico non lo sostiene
Sempre, la squadra quasi mai.
FLOP – Belotti; “sseru reti” in campionato, direbbe Mourinho che l’ha voluto alla Roma nella speranza di ritrovare il bomber che fu.
RIVELAZIONE – Bove; uno dei “bambini” lanciati dal tecnico portoghese, un po’ per voglia un po’ per necessità. Sembra maturo per essere un giocatore di livello.
DELUSIONE – Ibanez; fallisce troppe volte negli appuntamenti che contano.

JUVENTUS – 5
Stagione fortemente compromessa dal “balletto penalizzazione”, alla fine attestatasi ad un meno 10 che l’ha di fatto estromessa dalle competizioni europee di maggior rilievo. Il terzo posto agganciato sul campo resta comunque un risultato negativo per una squadra come quella bianconera, costretta dalla sua storia a primeggiare sempre. Indecoroso il cammino in Champions League, con ben 5 sconfitte in un girone che pareva alla portata.
Dolorosa lo stop in Coppa Italia contro la “bene odiata” Inter. Assente ingiustificato: il gioco.
TOP – Rabiot; spesso criticato nelle passate stagioni, sfodera una serie di prestazioni di alto livello accompagnandole pure con reti belle e decisive. Ora confermatelo.
FLOP – Imbarazzo della scelta: nel mazzo peschiamo Vlahovic che sembra il fantasma sbiadito dello spacca difese visto a Firenze e nei primi mesi bianconeri.
RIVELAZIONE – Sono i giovani una delle poche note positive di questa stagione juventina. Tra gli altri scegliamo Fagioli, anche per quelle lacrime che sanno di calcio antico…
DELUSIONE – Di Maria; in molti avevano ipotizzato che il suo sarebbe stato soltanto un parcheggio “dorato” in attesa del Mondiale per poi tornarsene in Argentina. Avevano ragione.

FIORENTINA – 6
I viola illudono di poter colmare il vuoto pneumatico mostrato in campionato, dove gli uomini di Italiano sono sempre restati lontani da una classifica accettabile, con una condotta spigliata nelle coppe, ma le due finali raggiunte, pur segnando comunque un traguardo storico, restano alla fine una pia illusione.
TOP – Gonzalez; fatica ad emergere a causa di qualche infortunio di troppo ma quando è in giornata si mostra di una categoria superiore.
FLOP – Da uno come Jovic ci si aspettava decisamente di più.
RIVELAZIONE – Cabral; miglior marcatore viola, si carica spesso sulle spalle il peso di un attacco spuntato che troppe volte non riesce a finalizzare il gioco della squadra.
DELUSIONE –Zurkowski; fallisce l’impatto con la piazza e finisce in prestito allo Spezia senza lasciare tracce.

MONZA – 8
Alla prima partecipazione in assoluto in serie A stupisce tutti, centrando un piazzamento immaginato dal solo Galliani, abile pure nello scegliere in corsa il nuovo tecnico. Dopo la falsa partenza targata Stroppa, con Palladino i brianzoli riescono a piazzare colpi
prestigiosi, portandosi a casa scalpi di livello e mostrando pure un gioco dinamico e spesso gradevole.
TOP – Palladino; prende il timone con la nave a rischio naufragio e la porta in salvo senza mai rinunciare al gioco.
FLOP – Cragno; da pezzo pregiato del mercato a riserva.
RIVELAZIONE – Carlos Augusto; forse il miglior laterale basso del campionato. A volte immarcabile e pronto a fare il grande salto.
DELUSIONE – Gytkjaer; il gol alla Juventus illude. Resterà un lampo isolato.

SALERNITANA – 8
Se lo scorso anno la salvezza era parsa un miracolo, quest’anno è sembrata la logica conclusione di un cammino per certi versi esaltante dall’arrivo in panchina del vate Sousa. Dispiace per il pur bravo Nicola ma forse certe favole per restare tali devono avere una fine, non necessariamente lieta.
TOP – Dia; attaccante vero, in grado di segnare in ogni modo come mostra anche in Qatar.
FLOP – Stesso reparto ma con risultati ben diversi: Piatek resta alla ricerca dei gol realizzati ai tempi del Genoa…
RIVELAZIONE – Ochoa; arriva dopo il Mondiale e nessuno crede possa davvero calarsi in una realtà come quella granata. Invece lo fa, e lo fa al meglio.
DELUSIONE – Bonazzoli; si dice che prima o poi esploderà. Attendiamo pazienti.

SAMPDORIA – 4
Malinconia allo stato puro. Nella stagione segnata dall’addio a Vialli e Mihajlovic, bandiere ed icone non solo doriane, arriva una retrocessione più che annunciata con tanto di fallimento sventato quasi fuori tempo massimo. Gli sportivi si augurano che sia un arrivederci al più presto possibile.
TOP – Diremmo nessuno; dovendone scegliere uno ci buttiamo sull’eterno Gabbiadini, 7 reti che accendono qualche speranza poi puntualmente spenta.
FLOP – Difficile sceglierne uno…
RIVELAZIONE – Forse Zanoli, che però tornerà al Napoli.
DELUSIONE – Praticamente tutti; a simbolo mettiamo Sabiri.